A distanza di tanti anni, i tifosi ancora sono molto legati a Marco Simoncelli. Ed il papà del Sic rivela qualcosa che mette i brividi, capitato proprio appena prima di quel fatale incidente.
Sono trascorsi molti anni dalla tragica scomparsa di Marco Simoncelli, avvenuta a Sepang durante il secondo giro del Gran Premio di Malesia nel 2011. Oggi, il Sic avrebbe compiuto 36 anni e, con ogni probabilità, sarebbe ancora in sella a una moto, condividendo la pista con il suo grande amico Valentino Rossi. “Sembra passato poco, quasi come se l’avessi visto solo due mesi fa. A volte lo sogno, ed è una sensazione davvero bella”, ha dichiarato Rossi, esprimendo il dolore e la nostalgia per l’amico scomparso.

In tutti questi anni, Paolo Simoncelli, il padre di Marco, ha dedicato la sua vita a mantenere vivo il ricordo del figlio attraverso la Fondazione a lui intitolata e gestendo la SIC58 Squadra Corse, un team di Moto3. Il numero 58, che rappresenta Marco, è diventato un simbolo indelebile, evocato spesso nelle parole di Paolo.
Marco Simoncelli, il presentimento del papà
Un ricordo toccante riguarda un asciugamano posizionato sulla testa di Marco prima della gara di Sepang, che mostrava il numero 58 rovesciato. Quel giorno, le temperature erano elevate e l’asciugamano bagnato era un modo per cercare un po’ di frescura, mentre la partenza si avvicinava. Paolo osservò quell’immagine e sentì un’ansia profonda, come se qualcosa non andasse.

Nel suo racconto, Paolo condivide un momento che porta con sé un grande rimpianto: “È l’unico rimpianto della mia vita, non aver girato quell’asciugamano”. La scena lo colpisce ancora oggi: “Quando sono arrivato nel box, l’asciugamano è caduto, e mentre cercavo di raggiungere Marco, ho avvertito un vento gelido che portava con sé una sensazione di morte. È stata un’impressione terribile, e mi sono detto di dover fermare Marco”.
Purtroppo, non c’era più tempo. Quelli furono attimi strazianti, pieni di ansia e paura. La morte, una presenza inaspettata, si era insinuata nella vita della famiglia Simoncelli, un’idea che nessuno si aspetterebbe mai di dover affrontare. Paolo confessa: “Non avrei mai pensato che Marco potesse morire. Avevo immaginato incidenti, invalidità, ma non la morte”.
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La terribile sensazione
Il giorno della sua scomparsa, Paolo avvertì una sensazione di morte che non l’aveva mai colpito prima. “Quella sensazione l’ho avuta solo quel giorno”, racconta. L’asciugamano rovesciato è diventato un simbolo di quel tragico evento, un rifiuto di un gesto che avrebbe potuto cambiare tutto.

Foto Ansa
“Non ho rimpianti, perché Marco era felice e noi eravamo felici con lui”, afferma Paolo, ma quel gesto che non ha compiuto rimarrà per sempre nella sua mente.
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La storia di Marco Simoncelli vive attraverso il ricordo del padre e le iniziative che continuano a portare avanti il suo nome. La sua eredità è un richiamo a vivere la vita con passione, come fece lui, e a non dimenticare mai l’importanza di ogni singolo momento. Marco rimarrà sempre nel cuore di chi l’ha conosciuto e amato.