L’eliminazione dalla Coppa d’Asia e le polemiche per l’uscita prematura dal campo sui rigori: Roberto Mancini è pronto per tornare in Serie A
Cinque mesi e dirsi addio, perché entrambi immaginavano un futuro diverso. Sta succedendo tra Roberto Mancini e la federazione dell’Arabia Saudita, con un esonero sorprendente e un futuro ingaggio ancora più clamoroso.
Tutto è cominciato con l’eliminazione della nazionale araba dalla Coppa d’Asia per mano della Corea del Sud. Una partita tirata, terminata soltanto ai rigori con quello decisivo segnato da Hee-chan Hwang. L’hanno visto tutti, tranne il ct jesino.
Perché ancora prima che il suo avversario calciasse, lui aveva preso la via degli spogliatoi. Un gesto clamoroso, al pari della spiegazione che ha dato a fine gara del suo gesto. Semplicemente pensava che la partita fosse finita e non si era accorto che invece c’era ancora un penalty decisivo. Difficile da credere, per uno come lui che alle spalle ha più di 50 anni di calcio giocato e allenato in campo.
Infatti i dirigenti dell’Arabia Saudita l’hanno presa malissimo, leggendolo come una mancanza di rispetto nei confronti della squadra, dei tifosi e di un’intera nazione. Un vero affronto, soprattutto perché in ballo c’è un contratto da 25 milioni di dollari a stagione per i prossimi tre anni.
Ecco perché Yasser Al-Misehal, presidente della Federcalcio saudita, ha parlato di un comportamento inaccettabile. “Parleremo con lui di quanto è accaduto perché ha il diritto di spiegare il suo punto di vista. Dopo averlo ascoltato decideremo l’azione più consona”.
Mancini esonerato, ritorno choc in Serie A: c’è già un club che lo sta aspettando
Parole forti che aprono lo spiraglio a diversi scenari compreso quello più sorprendente, l’addio anticipato del Mancio. Da una parte della bilancia c’è il contratto molto pesante, così come la penale che la federazione dovrebbe comunque pagare. Dall’altra però l’insoddisfazione reciproca, che lui non ha nemmeno troppo nascosto durante la Coppa d’Asia.
In realtà aveva già messo le mani alla vigilia del torneo spiegando che il progetto era in costruzione, pensando ai Mondiali 2026. Vero, contro la Corea del Sud ha giocato un buon primo tempo prendendo due traverse e segnando. Ma nella ripresa la squadra si è solo difesa e ha incassato la rete del pari quasi allo scadere del lunghissimo recupero.
Così la sfida all’Australia nei quarti di finale in Qatar è saltata e presto potrebbe saltare anche lui. Sono ore di riflessione profonde, da una parte e dall’altra, proprio mentre la sessione di calciomercato invernale sta per chiudersi. In realtà però per gli allenatori esistono contratti ma non scadenze. E così torna di moda un’ipotesi suggestiva, quella di un suo ritorno in Serie A.
Non è mistero che già lo scorso giugno, quando l’addio di Luciano Spalletti era consumato, Aurelio De Laurentiis avesse pensato a Roberto Mancini per la successione. Lo aveva scritto il Corriere dello Sport, ma all’epoca lui era ancora legato all’Italia e non c’erano i presupposti per l’addio consumato a fine estate.
Oggi quello scenario è profondamente cambiato e gioca a favore di ADL e del Napoli. In più c’è la voglia del ct di misurarsi di nuovo con il calcio quotidiano e non quello delle nazionali con impegni troppo diluiti nel tempo. Ecco perché si può fare.