Una famosa atleta paraolimpica ha dedicato delle parole dolcissime ad Alex Zanardi. Ecco che cosa le piacerebbe fare.
Nel 2020, Alex Zanardi ebbe un gravissimo incidente sulla sua handbike. L’impatto contro il camion fu terribile. Riportò molteplici fratture al volto e al cranio. L’occhio destro era messo malissimo per via di una lesione estesa. A distanza di diversi anni dall’accaduto, il percorso riabilitativo del campione non è ancora terminato. Ha fatto dei progressi, però, la situazione resta complessa.
Di recente, una famosa atleta ha deciso di parlare di lui in un’intervista. Le sue parole sono state dolcissime. Ha espresso grande commozione nei suoi confronti, dedicandogli l’augurio più bello. Ciò ha riportato l’attenzione su uno dei piloti più amati dal pubblico.
Alex Zanardi è rimasto nel cuore di molti. Dopo l’incidente del 2020, non si è più mostrato in pubblico. Le informazioni sulle sue condizioni sono davvero poche. Nonostante questo, continua a essere un esempio. Una nota atleta, che a breve parteciperà alle paraolimpiadi, durante una recente intervista di Nelson Bova, non ha potuto fare a meno di parlare di lui.
Il pilota è stato importantissimo per la donna. Nel 2019, inaspettatamente, le ha donato la sua handbike. Si è trattato di un regalo davvero prezioso: “La bicicletta che sto utilizzando è la biciciletta personale di Alessandro Zanardi. La sto utilizzando su desiderio e volontà sua personale“. La campionessa in questione è Ana Maria Vitelaru, famosa anche per il suo ruolo nel basket.
La donna è determinata a portare a casa una medaglia. Le piacerebbe molto poterla dedicare ad Alex. Per lei, è stato un punto di riferimento fondamentale: “È stato il mio maestro, il mio mentore. Mi piace pensare che sto continuando a farlo correre“. Ha rivolto anche un pensiero a suo fratello che non c’è più.
Ana Maria Vitelaru ha alle spalle un passato drammatico. Perse le gambe all’età di diciassette anni, per colpa di una caduta. I suoi arti, infatti, vennero travolti da un treno in corsa. Le sue dichiarazioni hanno permesso di spostare l’attenzione anche sul tema della sicurezza. È consapevole della pericolosità della disciplina. Correre su strada, purtroppo, comporta dei rischi non indifferenti: “Ciclisti e paraciclisti vengono uccisi tutti i giorni“.
L’atleta ha già provato il percorso che dovrà fare durante la gara. Lo considera complesso, soprattutto per via dei dissuasori. La speranza è che apportino delle modifiche per ridurre al minimo eventuali incidenti: “Noi viaggiamo su tre ruote a una velocità in cui un sobbalzo ci può far ribaltare. Speriamo intervengano a sistemare la strada“.