Il calcio piange la scomparsa di una vera leggenda, italiani distrutti

Un altro gravissimo lutto per il mondo del calcio che piange una vera leggenda: lo storico capitano aveva riscritto il libro dei record.

Il mondo dello sport sempre più spesso fa sparire i ricordi, perché non celebra a dovere quelli che sono stati i suoi grandi campioni. Ne esalta alcuni, ne dimentica altri anche se i tifosi hanno la memoria più lunga. Ecco perché quando scompare una vera leggenda, tutti si fermano un attimo a riflettere.

Calcio in lutto, è scomparsa una leggenda: lo sport la celebra
Calcio in lutto, è scomparsa una leggenda (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

Nel calcio di oggi è sempre più complicato parlare di bandiere, che si contano sulle dita di una mano, al massimo due. Succede anche in Serie A e basta pensare agli ultimi vent’anni per capirlo. Paolo Maldini e Billy Costacurta non hanno passato un giorno della loro carriera senza la maglia del Milan e lo stesso ha fatto Beppe Bergomi dall’altra parte di Milano.

Poi sono arrivate altre bandiere, come Alex Del Piero e Giorgio Chiellini nella Juventus, costretti a cambiare maglia solo alla fine della carriera al pari di Gigi Buffon. Oppure Francesco Totti che nonostante le offerte ricevute, in particolare da Silvio Berlusconi per il Milan, non ha mai lasciato la Roma.

Una scelta di cuore e di riconoscenza, perché sarebbe stato un campione anche lontano dalla Capitale. Ma gli sarebbe mancato quel rapporto quasi viscerale con i tifosi e con un ambiente che lo aveva adottato fin dal primo momento. Come aveva fatto molti anni prima con chi aveva indossato quella stessa maglia e portato al braccio la fascia di capitano.

Il calcio piange la scomparsa di una vera leggenda, è stato il primo vero capitano

Prima di Francesco Totti, ma anche di Daniele De Rossi che oggi guida i giallorossi dalla panchina, ci sono stati molti altri capitani. Uno pderò in particolare è ricordato da tutti i tifosi, perché ha rappresentato un caso unico nel suo genere.

Calcio in lutto, è scomparsa una leggenda: lo sport la celebra
Francesco Totti e Giacomo Losi all’Olimpico (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

A quasi 89 anni è scomparso Giacomo Losi, una vera leggenda per i giallorossi. Lo dimostra più di tutti il fatto che resta terzo nella speciale classifica di chi ha indossato più volte quella maglia, superato soltanto proprio da Totti e De Rossi. Arrivato a Roma dalla Cremonese, prima squadra in cui ha giocato perché originario di quella provincia, è diventato un simbolo per la sua grinta e il suo attaccamento.

Core de Roma”, lo chiamavano i tifosi nonostante le sue origini lombarde e questo per lui era il motivo della soddisfazione più grande. Dal 1953 in poi ha simboleggiato il calcio nella Capitale, anche perché non ha mai tradito: è rimasto nei tempi di magra, per andare poi ad alzare trofei importanti in quelli di grassa. Nel 1961 fu lui infatti a guidare la squadra nella finale della Coppa delle Fiere all’Olimpico contro il Birmingham.

In tutto, fino al 1969, 386 presenze totali e 299 sono state da capitano: in bacheca anche due Coppe Italia nel 1963-1964 e nel 1968-1969 più un secondo psoto in Serie A nel 1954-1955. ma è stato anche azzurro per 11 volte, compresi i Mondiali del 1960 in Cile prima di diventare allenatore tra Serie B e Serie C.

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