Ferrari, la mazzata è arrivata: Hamilton ‘distrutto’

Continua a far discutere l’accordo tra Lewis Hamilton e la Ferrari, annunciato in pompa magna una settimana fa. E c’è chi boccia l’operazione

Il passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari ha scatenato un lungo e complesso dibattito destinato a durare ancora a lungo. L’operazione fortemente voluta dal presidente della scuderia di Maranello, John Elkann, ha innescato il classico effetto-domino nel Circus della Formula 1. La Mercedes ad esempio si trova costretta a trovare in tempi brevi l’erede del sette volte campione del mondo.

Hamilton distrutto
Lewis Hamilton distrutto da un grande ex (LaPresse) – Abruzzo.cityrumors.it

Sostituire un fenomeno come Hamilton è impresa proibitiva ma il team di Brackley, del tutto spiazzato dalla decisione di Sir Lewis, non può attendere oltre. Anche in casa Ferrari però la notizia più significativa degli ultimi anni non può non lasciare strascichi.

Sia Charles Leclerc, che ha rinnovato il contratto con il Cavallino Rampante per i prossimi anni, che Carlos Sainz non avranno fatto i salti di gioia sapendo dell’arrivo di Hamilton nel 2025. Il pilota spagnolo in particolare vivrà di fatto da separato in casa per tutta la stagione. E chissà che non sia proprio lui tra dodici mesi a sostituire Hamilton alla Mercedes. Solo ipotesi, per ora, mentre la certezza è che Lewis Hamilton a partire dalla prossima stagione indosserà una fiammante tuta rossa.

Ferrari, non tutti approvano l’ingaggio di Hamilton: le parole dell’ex costruttore spiazzano i tifosi

Il binomio Hamilton-Ferrari però non raccoglie l’unanimità dei consensi. Non tutti condividono la mossa a sorpresa di John Elkann e tra questi c’è un grande conoscitore del Circus mondiale come Giancarlo Minardi.

Minardi boccia Hamilton
L’ex costruttore di Formula 1 Giancarlo Minardi (LaPresse) – Abruzzo.cityrumors.it

Settantasei anni, romagnolo purosangue, imprenditore di successo e soprattutto fondatore della Minardi, scuderia che per anni ha corso con discreti risultati in Formula 1. A suo dire l’approdo di Sir Lewis a Maranello non sarà automaticamente sinonimo di vittorie.

Secondo Minardi l’ingaggio del fuoriclasse inglese rappresenta una straordinaria operazione di marketing, una mossa che accrescerà la popolarità e la forza del marchio Ferrari a livello planetario, ma la conquista del titolo è legata soprattutto alla realizzazione di una vettura competitiva.

“Se parliamo di Formula 1, la situazione cambia – ha dichiarato Minardi in un’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino –. La Ferrari non è rimasta senza titoli per una generazione a causa di chi era al volante. Ne consegue che Hamilton non è una garanzia di successo, così come non lo era Vettel. In F1 è fondamentale avere una macchina vincente. Una casa non si costruisce dal tetto, ma dalle fondamenta”.

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