Se il tuo balcone e il tuo terrazzo sono pieni di vasi di fiori e di piante, c’è qualcosa che devi sapere: se le innaffi così rischi la multa
Con l’arrivo dell’estate viene la voglia a tutti di riempirsi il balcone, il terrazzo o il giardino di fiori e di piante. Ognuno ha i propri preferiti e qualsiasi si scelga va bene, purché sia profumato e colorato: la bellezza di questa stagione sta anche nel vedere la natura esplodere in tutta la sua forza di vita. Se anche voi quindi avete un bel po’ di vasi da bagnare ogni sera, ecco cosa dovete sapere in merito al modo in cui si innaffia: si può prendere la multa.
Mai e poi mai vorremmo prendere la multa a causa dei tre o quattro vasi di gerani che decorano il balcone e che ci fanno compagnia quando ci gustiamo un bel pranzo con gli amici all’aperto. Di fatto, però, il rischio c’è e riguarda in modo specifico il momento in cui si dà l’acqua ai fiori: ecco perché si potrebbe essere sanzionati.
Se si abita in una villetta a schiera o in una casa isolata, non c’è alcun problema in merito al modo in cui si innaffiano le proprie piante, purché si rispettino le normali regole di convivenza e di civiltà anche nel rispetto dell’ambiente e delle risorse pubbliche. Il problema sorge per chi è in condominio: se l’inquilino dell’appartamento sopra al vostro, quando bagna le piante, fa sgocciolare l’acqua sul vostro balcone, potete denunciarlo.
Tutto ciò che vi stiamo raccontando è accaduto realmente. Il Tribunale di Roma ha confermato la condanna per un uomo riconosciuto responsabile di aver imbrattato il balcone sottostante al suo con perdite provenienti dalle proprie piante. L’articolo a cui si fa riferimento è il 674 del Codice Penale, quello che norma il “getto di cose pericolose“: la punizione che si rischia è l’ammenda di massimo 206 euro o addirittura l’arresto fino a un mese.
Di fatto, si punisce chi versa o chi getta in un luogo pubblico o in un luogo privato qualsiasi cosa che possa molestare le persone, offendere o imbrattare e l’acqua che si usa per innaffiare rientra proprio in questa fattispecie, secondo il Tribunale. Per l’uomo accusato a Roma nulla è valso il tentativo dell’assoluzione in appello, né il terzo grado di giudizio in cassazione: ha subito la condanna e ha dovuto pagare 1000 euro in favore dello Stato.
Per innaffiare le piante in appartamento, quindi, può essere utile usare dei sottovasi così da non fare sgocciolare ciò che si versa o togliere momentaneamente i vasi e appoggiarli per terra nel momento in cui si mette l’acqua.