Nella scorsa domenica erano 6 le squadre che hanno detto ‘SI’ alla ripartenza ma poi si è aggiunta la Renato Curi Angolana e così il nuovo campionato sarà disputato dai seguenti 7 team abruzzesi:
1. L’Aquila 1927;
2. Capistrello;
3. Avezzano;
4. Lanciano Calcio 1920;
5. Chieti FC 1922;
6. Renato Curi Angolana;
7. Il Delfino Flacco Porto.
Queste invece le società che hanno rifiutato la ripresa dei giochi:
1. Alba Adriatica (che è passata dal ‘SI CON RISERVA’ al definitivo ‘NO’);
2. Nereto Calcio;
3. Torrese;
4. Pontevomano;
5. 2000 Calcio Acqua e Sapone;
6. Penne 1920;
7. Spoltore;
8. Bacigalupo Vasto Marina;
9. Casalbordino;
10. Virtus Cupello;
11. Villa 2015;
12. Sambuceto Calcio;
13. Nerostellati.
Dunque nessuna teramana tornerà in campo mentre tre aquilane su quattro ripartiranno. Da Pescara invece due sono tre le società rinunciatarie e due quelle decise a riprendere. Nella provincia con più squadre d’Eccellenza, cioè Chieti, sono solo due su sette i team pronti a rimettere gli scarpini.
Dalla griglia di partenza e dal blasone delle squadre che parteciperanno a questo nuovo format, si nota bene l’unica posta in palio: una sola promozione in Serie D.
Nessuna retrocessione e un posto nel massimo campionato dilettantistico è l’idea su cui si baserà il nuovo campionato d’Eccellenza che potrebbe ripartire già l’11 aprile e terminare poi il 30 giugno. I risultati maturati prima dello stop di ottobre verranno completamente annullati per lasciar spazio ad un campionato all’italiana con girone di andata e di ritorno.
Riguardo al protocollo sanitario da adottare, giovedì 11 marzo ci sarà una riunione specifica tra le dirigenze ma ci si allineerà al campionato di Serie D.
Le società che rinunceranno dovranno comunque pagare la quota d’iscrizione e LND sta anche valutando una possibile multa.
“Deluso dalle poche adesioni? No, perché capisco il difficile momento generale e, di conseguenza anche determinate scelte.” Questo il commento di Ezio Memmo, presidente della FIGC Abruzzo, che poi prosegue: “Noi del comitato regionale ci siamo sempre spesi verso un’unica direzione: quella della ripartenza. Ora la palla passa alla LND e una volta ottenuto l’ok, passeremo all’attuazione del programma già stabilito”.