Tale organismo del tutto nuovo è composto da quattro delegati, uno per ogni provincia, che ne avevano fatto richiesta di partecipazione e dalla LND Abruzzo. Pertanto ieri pomeriggio nella sede aquilana del Comitato Regionale Abruzzo LND erano presenti, in rappresentanza delle società: Andrea Marrone (Penne 1920), Francesco D’Amore (Capistrello), Gabriele Di Simone (Pontevomano Calcio), Alessandro Pasquale (Virtus Cupello) e Filippo Di Antonio (Torrese).
In rappresentanza della LND Abruzzo c’erano invece: il presidente Concezio Memmo, il consigliere Giovanni Sorgi, il segretario Maria Laura Tuzi e Laura Tinari, responsabile del calcio femminile con delega anche alla comunicazione.
Memmo ha aperto i lavori con una relazione dettagliata del passato e del presente sul tema diritti televisivi, sottolineando come un assetto similare all’Abruzzo sia adottato dall’Umbria e dal Friuli Venezia Giulia (trasmissioni dedicate e deroga sull’orario di messa in onda rispetto al regolamento nazionale). Lo stesso presidente ha poi fissato, con tutti i membri della Consulta, un percorso ed un metodo per lavorare al meglio sulle proposte che saranno formulate.
Sul tavolo sono stati posti diversi temi importanti, a partire dall’idea di un main sponsor che accompagni il campionato (così come già anticipato dallo stesso presidente nel corso dell’evento di presentazione del calendario a settembre a Pescara). Si è poi parlato di assegnazione di un diritto televisivo multiplo, della possibilità di dirette streaming e di autoproduzione dei servizi. L’idea condivisa è di arrivare alla stagione 2022/23 con un format importante, che possa soddisfare le esigenze economiche, di comunicazione e visibilità per tutti i sodalizi del massimo campionato regionale.
Conclude poi la LND Abruzzo nella sua nota:
“L’incontro di ieri chiude anche un inizio di campionato, accompagnato dalla querelle sull’assegnazione dei diritti, in cui la LND Abruzzo ha sempre agito nella legalità e nell’interesse del calcio regionale ma è stata comunque tirata in una polemica sterile. Il forte coinvolgimento delle società stesse nella programmazione del futuro è ancora una volta la dimostrazione della volontà del Comitato.”