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Dopo le esperienze con Nereto e Castelnuovo Antonio Palermo spera in un ritorno in Abruzzo

Una volta che arrivano nel nostro “Abruzzo forte e gentile”, nessuno se ne vuole più andare se ne innamorano tutti. E’ il caso dell’ex responsabile dell’area tecnica del Castelnuovo Antonio Palermo, dopo le parentesi in Abruzzo con Nereto e Castelnuovo, tornato nella sua Calabria spera tanto di poter tornare a lavorare nella nostra regione per continuare a fare quello che più gli piace, quel calcio che purtroppo ha dovuto interrompere, spera solo momentaneamente perché l’Abruzzo gli ha regalato grandi emozioni.

Intanto conosciamolo meglio, il suo percorso calcistico. “ Inizio con collaborazioni sporadiche con Massimo Mirabelli ex Ds del Milan come scouting nel settore giovanile del Cosenza, poi per 5 anni stretto collaboratore del Ds Danilo Pagni nel Gallipoli calcio. Collaboro con Brindisi, Monopoli Siracusa, Barletta. Dopo tanta gavetta a servizio degli altri decido di camminare da solo. Subito arrivano delle grandissime soddisfazioni riesco a vincere due campionati di seguito con il Corigliano calcio, un cammino da record, vittoria del campionato con tutte partite vinte una sola pareggiata, campionato di eccellenza vinto con record assoluto di punti, un record che ancora resiste in Italia. Vinciamo anche la coppa Italia regionale, completiamo questo fantastico anno calcistico con il triplete, aggiudicandoci anche lo scudetto regionale. Inizio il campionato di serie serie D con il Corigliano, ma a causa di vicissitudini del presidente e a causa del Covid si interrompe il lavoro con il Corigliano calcio, riparto nella stagione post covid nell’ Agnonese dove rimango due mesi scarsi dopo solo quattro gare mi dimetto a causa di un ribaltone societario.

L’anno successivo comincia la mia avventura in terra Abruzzese, arrivo alle dipendenze del Nereto, ancora oggi dal punto di vista sociale, mi porto dentro come le stagioni più belle, peccato che nel contesto siamo mancati i risultati sportivi. Ringrazio ancora oggi la società di allora per la fiducia che mi ha accordato, nel mese di Novembre per problemi economici sono stati mandati via tutti i senatori, abbiamo dovuto continuare il campionato giocando con le giovani leve calabresi portati da me nel mercato di Dicembre, Questi calciatori hanno giocato, nonostante mille problemi di tutti i tipi che non sto qui ad elencare, onorando però sempre la maglia del Nereto. Ad inizio di questa stagione calcistica accetto l’invito del Castelnuovo che mi proponeva di collaborare con lo staff che era con me a Nereto, accetto ben volentieri. Iniziamo la nuova stagione con tutti i ragazzi che provengono dai vari settori giovanili del Rende e del Cosenza, che tanto bene avevano fatto la stagione precedente nelle fila del Nereto, ma nel prosieguo del campionato per problemi di budget sono stato costretto ad allontanarmi. Adesso dopo le varie difficoltà iniziali, con il ritorno dell’ex presidente Marini la squadra inizia a raccogliere i frutti di un lavoro difficile, ma dal punto di vista professionale per me gratificante, i giocatori che ho portato io, i vari Boito, Torromino, Palermo, Nikol e Patalakis (due calciatori greci) stanno ottenendo ottimi risultati e sono certo che l’obiettivo salvezza non sfuggirà agli uomini di Federico Del Grosso, un bravissimo allenatore che secondo me possiede tutto per ambire ad allenare nei professionisti. Collaborare con lui e con il Ds Teodoro, lavorare con una società attenta presente, per me è stato un vero onore, dico è stato con rammarico perché purtroppo per problemi di budget antecedente i ritorni del Dott. Marini e del direttore generale Cicchi, sono stato costretto ad allontanarmi dal mondo Castelnuovo, ma non nascondo che se in futuro ci possa essere un’altra possibilità visto gli ottimi rapporti con tutto l’ambiente del Castelnuovo, non ci penserei due volte per ritornare.

Accetterei anche altre piazze dove si possa instaurare un programma serio. Per me l’Abruzzo resta a livello umano uno dei posti più belli più sani che conosco da quando faccio calcio, mi piacerebbe tanto tornare in Abruzzo, perché nessuno regione a livello umano mi ha dato quello che è stato in grado di regalarmi la vostra regione. Oggi sono ritornato in Calabria seguendo i giovani che in futuro potranno seguirmi, sono sicuro che anche in Abruzzo a livello sportivo, si possa raggiungere i risultati ottenuti nel campionato Calabrese con il Corigliano, il mio sogno resta sempre l’Abruzzo, la sento come la mia seconda regione forse addirittura più della mia Calabria, perché il calcio abruzzese lo giudico sia a livello umano che sportivo di altra categoria.