Teramo. Nel giorno in cui l’Ascoli avrebbe dovuto sulla carta recuperare dopo il pareggio del Teramo in casa della Reggiana, la squadra di Vivarini guadagna invece un punto pesante in classifica, portando a tre le lunghezze di vantaggio sul Picchio fermato a Forlì (2-1). Con la 32esima giornata ormai alle spalle, sono diventati sette i punti guadagnati dal Teramo sull’Ascoli negli ultimi quattro turni di campionato (i biancorossi ne hanno vinte tre e pareggiata una, i bianconeri hanno pareggiato tre volte e perso una).
Ieri poi, dalle 16, gran parte di Teramo si è fermata nei bar o a casa, concentrando tutte le attenzioni (e non solo) in direzione di Forlì. E al triplice fischio finale, molti hanno deciso di scendere in strada e fatto suonare i clacson, godendosi un momento che mai Teramo nella sua storia ha vissuto arrivati a questo punto della stagione. Che la città sia totalmente partecipe della lotta sul campo di Vivarini e dei suoi, lo si è capito anche a Reggio Emilia, con i circa 900 tifosi che hanno raggiunto in massa il Mapei Stadium. E pensare che, qualche tempo fa, per il derby contro L’Aquila (e quindi una trasferta più vicina), erano stati venduti «solo» 700 tagliandi.
«Non ho mai visto il pubblico teramano così partecipe e caloroso – confessa Ivan Speranza, che da quattro stagioni indossa la stessa maglia – Li voglio ringraziare di cuore, perché ci stanno vicini e ci fanno sentire speciali. Voglio anche dire che dal campo li sentiamo ed è molto importante quello che stanno facendo». Già, quasi importante come quello che sta facendo il Teramo. «Siamo consapevoli di aver raggiunto un livello di maturità molto elevato – prosegue il difensore biancorosso – Lo si è visto anche contro la Reggiana. Gara intelligente la nostra? Sì, avevamo davanti una squadra che faceva un gran possesso palla e che ci ha spinto a correre molto. Ha ragione il mister a dire che talvolta ci siamo fatti prendere dalla frenesia di segnare. Appena recuperavamo palla, ci riversavamo in avanti nel tentativo di passare in vantaggio. Avevamo preparato bene la gara, però siamo riusciti a far male nelle ripartenze soprattutto nel primo tempo. Alla fine possiamo dire che ci è mancata solo la zampata finale».
Oggi prima volta della squadra al nuovo campo dell’Acquaviva: complice l’odierna indisponibilità del Bonolis dopo la Fiera dell’Agricoltura, il Teramo testerà per la prima volta quello che sarà il suo nuovo campo di allenamento.