L’ex capitano della nazionale è intervenuto ai nostri microfoni per parlare del talento brasiliano e del cammino dei nostri a Melbourne
Tra gli astri nascenti del tennis mondiale c’è il brasiliano Joao Fonseca. In Italia lo avevamo notato già lo scorso settembre quando perdeva in due set contro Berrettini a Bologna, ma già si vedevano le sue qualità. E la vittoria contro Rublev al primo turno degli Australian Open conferma che davanti abbiamo un predestinato pronto a dare fastidio al duo formato da Alcaraz e Sinner.
Del brasiliano classe 2006, ma anche del cammino iniziale degli italiani agli Australian Open ne abbiamo parlato in esclusiva con Corrado Barazzutti, ex tennista, in passato anche capitano della nostra nazionale e oggi nello staff di Musetti.
Barazzutti: “Fonseca è un predestinato”
Corrado Barazzutti, noi Fonseca lo avevamo già visto a settembre in Italia. Ora possiamo dire che agli Australian Open c’è stata la sua consacrazione.
“Assolutamente sì anche se lui aveva già stupito gli addetti ai lavori lo scorso anno. Io lo conosco molto bene avendolo visto giocare e posso dire che è un predestinato“.
Magari non quest’anno, in futuro potrà inserirsi nel dualismo Sinner-Alcaraz?
“Sarà il terzo incomodo e lo dico da tempo. Adesso è solo una questione di tempo. Già in questa stagione farà un salto in avanti importante in classifica. Poi vedremo. Ma lui, Sinner e Alcaraz si giocheranno diverse vittorie in futuro“.
È più simile a Sinner, ad Alcaraz o a nessuno dei due?
“A Jannik. Ha caratteristiche molto simile. Ribatte molto bene da fondo campo, ha un ottimo servizio e una bella mano. Oltre che una visione del tennis molto buona. Sappiamo che Alcaraz ha caratteristiche diverse rispetto a Sinner e, di conseguenza, anche a Joao Fonseca“.
“Bene gli italiani. Contento per Sonego, su Musetti e Berrettini…”
Ora passiamo agli italiani. Un buon inizio. Forse Darderi ha deluso un po’ anche se poi si è ritirato per infortunio.
“Direi proprio di sì. Abbiamo tanti italiani che hanno giocato e che stanno facendo molto bene. Peccato per il derby al primo turno tra Musetti e Arnaldi. Poi c’è stato anche Passaro al secondo turno. Su Darderi bisogna dire che tra fine dello scorso anno e inizio di questo sta giocando su superfici che non gli sono congeniali. Avrebbe sicuramente potuto fare meglio, ma sulla terra battuta possiamo rivedere il vero Luciano“.
Forse la nota più lieta è la vittoria di Sonego contro Wawrinka.
“Sonego ha giocato una bellissima partita e questa è la cosa positiva. Poi mi aspettavo una vittoria contro Wawrinka perché Sonny può giocatore molto bene. Quindi per me il risultato finale non è stata una sorpresa“.
Berrettini contro Rune e Musetti con Shapovalov. Due test importanti per entrambi.
“Assolutamente sì. Matteo ha giocato molto bene, ritrovato la continuità di servizio. Finalmente sta ritornando ai suoi livelli e contro Rune sarà una partita difficile. Conosciamo molto bene il danese. Quando è in giornata diventa un tennista molto complicato da affrontare, ma anche giocare contro Berrettini non è facile. Sarà un bel test per entrambi e speriamo che alla fine Matteo riesca a vincere“.
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E Musetti contro Shapovalov?
“In questo caso spero che Muso vinca in ogni caso. Naturalmente mi auguro che giochi bene, ma va bene anche se arriva il successo con una prestazione non proprio perfetta. Il canadese è molto simile a Rune, se lo becchi in giornata è complicato. Non sai mai quello che ti aspetta. Ma trovo che Lorenzo ha vinto una partita importante contro Arnaldi e questa gli può dare molta fiducia anche in vista del futuro. Sono certo che giocherà bene“.
