Virtus Teramo: Bruno, Di Marco, Iachini (43’st Spahiu), Di Francesco, Passamonti, Cocca, Cini (22’st Balmus), Adorante, Aureli, Canzanese (33’st Marziani), Pallitti. A disp. Gaddini, Di Sante, Croce, D’Achilli. All. Capitanio
Sant’Omero: Lucantoni, S.Bizzarri, Sciamanna, Casali, Ciminà (8’st Ciccanti), Ricci, Antenucci, Nardini, Camaioni, Sekkal (15’st Del Grande), D’Ignazio (33’st D’Ippolito). A disp. Ayoubi, Iustini, Macrillante, L. Bizzarri. All. Cipolletti
Arbitro: Alleva di Teramo (De Santis-Giacomantonio)
Reti: 34’pt D’Ignazio, 7’st Canzanese, 36’st Passamonti
Note. Recuperi: 0, 3’. Ammoniti: Cini (V); Casali, Ciminà, Antenucci, Sekkal (S).
Teramo. Vittoria e primato in classifica per la Virtus Teramo. Fa il pieno di amarezza, invece, il Sant’Omero, che alla distanza paga dazio all’indolenza con la quale torna in campo dopo il riposo.
Gara tirata ed equilibrata quella del Dino Besso, dove l’aspetto agonistico gioca un ruolo fondamentale.
Il successo finisce nelle mani dei biancorossi, alla decima gara utile, bravi nel capitalizzare le occasioni prodotte.
Filosofie diverse quelle di fronte a San Nicolò. La gara, in avvio, è molto bloccata. La Virtus affida le sue credenziali offensive ai palloni lunghi e alla velocità degli esterni. Prova a ragionare di più, invece, il Sant’Omero, che propone il rientrante Antenucci difensore nella linea a tre.
Pochi gli spunti di cronaca. Al 26’l’occasione ha i colori biancorossi: Canzanese rifinisce per Aureli, il destro in corsa non crea particolari insidie a Lucantoni. Il Sant’Omero quando gioca palla a terra crea sempre qualcosa di interessante. Anche se il vantaggio, al minuto 34′, è uno schema da palla inattiva: Nardini per D’Ignazio, la difesa di casa è molto schiacciata sul portiere e l’attaccante scarica un destro di rara potenza che muore sotto la traversa. Per D’Ignazio è il settimo sigillo in stagione.
Nella prima frazione, la Palmense è sempre molto corta e rischia veramente le briciole nelle retrovie. Locali pericolosi in chiusura con il tentativo di Passamonti, sull’angolo di Cini, che si spegne sull’esterno della rete.
E’ un’altra Virtus quella che torna in campo dopo il riposo. Ma è anche un Sant’Omero diverso. La squadra di Capitanio alza il ritmo e mostra grande determinazione. Quella che manca, forse, alla Palmense, che ci mette almeno 20minuti per sintonizzarsi sugli scenari della contesa. L’arco temporale è fatale, per la Virtus prima reclama la mancata concessione di un rigore al 5′: Canzanese finisce a terra dopo essersi toccato con Ricci. E poi pareggia con lo stesso Canzanese, che deposita nella porta sguarnita dopo il palo di Aureli e una nuova protesta locale.
Nel frattempo Cipolletti toglie Ciminà per Ciccanti e lancia nella mischia anche il nuovo acquisto Del Grande. Con i ritmi meno frenetici, la Palmense torna a gestire il gioco con maggiore tranquillità e prova, almeno nelle intenzioni, a creare qualcosa di interessante in avanti. La Virtus riprende fiato e nel finale torna ad essere propositiva in avanti, anche grazie ad alcuni innesti in corsa operati dalla panchina di casa. Il gol che vale il primato solitario in classifica nasce dall’ennesima palla inattiva. Battuta di Pallitti nel mezzo, Passamonti stacca quasi in solitudine: l’inzuccata non sembra irresistibile, ma l’errore di Lucantoni è clamoroso. Palla nel sacco e sorpasso effettuato.
Il finale tutto cuore dei biancazzurri, con un paio di accelerazioni di D’Ippolito, non incidono sul risultato. La Virtus continua a vincere (otto di fila in casa), mentre il Sant’Omero annota uno stop in una contesa che avrebbe potuto gestire in maniera diversa.