Pescara: Pigliacelli (58’ Belardi), Balzano, Schiavi, Bocchetti, Rossi, Nielsen,Viviani, Rizzo (82’ Politano)., Cutolo, Maniero (85’ Padovan), Ragusa. In panchina: Zauri, Cosic, Zuparic, Frascatore, Fornito, Vukusic. Allenatore: Pasquale Marino
Reti: 70’ Granoche, 88’ Politano
Arbitro: Maurizio Ciampi di Roma (Melloni-Liberti)
Espulso: Pigliacelli
Ammoniti: Cascione, Capelli, Rossi, Bocchetti, Ragusa
Una magia di Politano (in foto con l’ex maglia del Perugia) nel finale salva l’ottimo primo tempo del Pescara dalla sconfitta a Cesena. Prova di carattere dei biancazzurri, che affrontano la ripresa in dieci e riescono a neutralizzare il calcio di rigore che poteva affossarli, causa espulsione di Pigliacelli.
Bisogno estremo di punti per il Pescara alle soglie della zona retrocessione: a Cesena il Delfino vanno senza Pellizzoli, bloccato da un guaio al collo. Pigliacelli in porta per l’esordio con la maglia biancazzurra. L’avvio è buono per lo studio reciproco tra le due avversarie: all’11’ è di Cutolo il primo tiro in porta, da fuori e preda facile per la parata centrale facile campagnolo. Risponde Coppola al 17’ con un diagonale a giro dal vertice sinistro dell’area, Pigliacelli si distende per bloccarla ma è più scena che impegno. Crescono, però, i ritmi e anche il Pescara: possesso palla prolungato, buon giro e fuorigioco difensivo puntuale ed efficace. L’area del Delfino non si viola, Nadarevic ovvia con un siluro mancino alla mezzora che la taglia tutta e quasi inganna Pigliacelli, salvato dalla traiettoria che si allarga davanti al palo lontano. Seppur non totalmente, a dominare è la squadra di Marino, trascinata da Cutolo che, al 34’, sfida personalmente Campagnolo su punizione dai 30 metri: il portiere cesenate si rifugia nella deviazione con i pugni. I padroni di casa, di contro, si affidano alla personalità di Nadarevic, che risponde con un’altra botta pericolosa da fuori: ancora fondo per lui al 37’. In chiusura di primo tempo ci sarebbero anche due occasioni in ripartenza, ma Maniero e Nielsen sbagliano appoggio e controllo e neutralizzano con i propri piedi le superiorità numeriche. Intervallo ad occhiali, dunque.
Quello che ritorna in campo per la ripresa, però, è un Cesena trasformato: nei primi 5 minuti la porta di Pigliacelli viene presa di mira tre volte, grazie alla nuova spinta di D’Alessandro che rileva Cascione. La miglior cosa la fa al 57’, imbeccato da Succi, con una fuga per vie centrali che buca la difesa e costringe Pigliacelli alla falciata in uscita: rosso per l’estremo difensore e calcio di rigore. Entra Belardi per Viviani e ipnotizza Succi, che gli batte il penalty in braccio col piattone destro. La carica, però, è suonata: al 66’ Succi sfiora l’inzuccata da due passi sul cross teso dalla sinistra di Tabanelli, poi Nadarevic cicca la ribattuta e Belardi si salva come può. La scelta di Bisoli di togliere Succi, un diavolo per la difesa pescarese, sembra una grazia per Marino. Invece Granoche entra e segna dopo un solo minuto in campo: lunga punizione dalla trequarti, Tabanelli corregge la diagonale con la testa, dal mucchio in mezzo spunta l’uruguagio che la spinge dentro con il destro. 1-0 al 70’. L’uomo in meno, il pepe di D’Alessandro e l’uscita di Viviani, ingranaggio di regia dietro a Maniero, che rimane isolato, sfaldano il Pescara e vanificano tutto il bel primo tempo. Nessuna resa, però, Rossi, Cutolo e Ragusa affondano fino alla fine, ma così si presta il fianco al contropiede del Cavalluccio: la cavalcata di Coppola all’80’ è un coast-to-coast da centometrista, sciupato con uno controllo di troppo all’ingresso in area che permette a Belardi di piazzarsi sul tiro. Quando già sembra tutto finito, Marino mette dentro Padovan e Politano e la partita si riapre, a 2 minuti dal 90’: scambio rapidissimo tra i due baby sulla trequarti, Politano si accentra dalla sinistra, due passi in area e sfodera un pallonetto di mezza puntina che scavalca Campagnolo e si infila sotto la traversa. 1-1, frutto di un colpo di genio del giovanissimo biancazzurro, scaltro a vedere il portiere fuori dai pali e a uccellarlo. Un goal pazzesco! I cinque minuti di recupero vengono sfruttati fino alla fine dal Cesena: al quinto Renzetti trova chi gli sporca il cross in mezzo alla difesa e costringe Belardi alla respinta in tuffo, sulla ribattuta fuori area si avventa Consolini che la gira dai 25 metri, una saetta che sfiora il palo e lascia Marino semi-infartuato. Ma è l’ultimo colpo, finisce in parità.
Biglietto ben ripagato per gli 800 tifosi biancazzurri saliti in Romagna, che però tornano in Abruzzo con una vittoria sciupata nel primo tempo. Visti i risvolti della ripresa, la reazione e il risultato finale vanno più che bene e la prova consola gli animi. Ma la classifica, alla lunga, non perdona.
Daniele Galli