Rc Angolana: Agresta (24’st Brunetti), Montefalcone, Maloku, D’Alonzo, Legnini, De Fanis, Maiolo, Cipressi, Rozic (22’st Ruggieri), Farindolini, Sablone (43’st Pompei. A disp. Berardinucci, Fabrizi, Cipollone, Buffetti. All. Rachini (in panchina Perazzetti)
Arbitro: Conte di Chieti (Langella-Buonpensa)
Reti: 10’pt Rozic (A), 31’pt Pietropaolo su rig (M), 31’st Sablone (A), 47’st Carboni (M)
Note. Spettatori 400 circa. Angoli 2-5. Ammoniti: Cucco, Silvestri (M); Maoloku, D’Alonzo, Cipressi (A). Espulso al 42’st Cucco (M) per gioco falloso. Recuperi: 1’,4’
Al Martinsicuro i conti tornano sempre. Anche nelle giornate meno propizie e difficili, la squadra di Di Fabio mostra la sua scorza dura, che non si arrende mai. Mastica amaro, invece, la giovane Angolana, che sul campo della vicecapolista (ora scivolata al terzo posto), va ad un soffio del successo pieno. Gli uomini di Rachini, per due volte in vantaggio, offrono una prestazione di assoluto pregio, capaci di lasciare le briciole in fase offensiva agli avversari e di dettare per larghi tratti i ritmi della contesa.
E quando tutto sembrava essere scritto, in pieno recupero Carboni si inventa una prodezza su punizione dai 30 metri, che sorprende il giovane portiere avversario e consente al Martinsicuro, ridotto in dieci, di raccogliere il massimo, un pari, in una domenica di innegabili difficoltà, molte generate dagli avversari. E’ una sfida godibile quella del “Tommolini”. L’Angolana prende subito campo, facendo leva su un assetto molto corto che non concede ripartenze agli avversari, se non in rare eccezioni. Ripartenza che produce il vantaggio ospite al 10’ sull’asse Maloku (che sfonda a sinistra) e Rozic, che arriva a rimorchio e gira nell’angolo alle spalle di Osso. Carboni protesta a lungo con il direttore di gara per una presunta posizione di off-side del laterale ospite. I biancazzurri faticano nel prendere le misure agli avversari, che giocano sempre alti: poco dopo il tentativo di Sablone è largo di poco.
Alla mezzora il Martinsicuro impatta la situazione con Pietrapaolo, lucido dal dischetto, che trasforma un penalty concesso per un intervento di Maiolo su Maio. Nella circostanza, si miscelano l’ingenuità dell’esterno angolano, con il mestiere del bomber di casa. Pronti-via dopo la pausa di metà gara, ma il canovaccio della contesa non muta molto. E’ sempre la squadra di Rachini (in tribuna squalificato) e provare a far gioco, mentre il Martinsicuro fatica nel giocare come solitamente riesce a fare tra le mura amiche. Squadra di casa che spesso e volentieri si abbassa, non riuscendo poi a ripartire. Alla mezzora neroazzurri di nuovo in vantaggio con Sablone, innesctato da Farindolini, che scatta sul filo del fuorigioco, e fredda Osso con un lucido pallonetto. Schiuma rabbia il Martinsicuro che prova ad aggrapparsi al carattere per risalire la china. Pratica non semplice, visti gli spazi intasati. Percorso che si complica poco dopo per il rosso rimediato da Cucco, per gioco falloso. Nell’aria iniziano a concretizzarsi i fantasmi della prima sconfitta interna della stagione. Scenario cancellato dalla punizione di Carboni, in pieno recupero che fissa il punteggio sul 2-2.