È l’esito di una convulsa giornata in cui la società “gemella” Polisportiva L’Aquila, che gestisce il solo settore giovanile, ha fornito alla prima squadra, pur senza lesinare critiche e dubbi nel corso di una conferenza stampa, i cartellini dei giocatori necessari a completare la rosa e scendere in campo nel derby contro la Gran Sasso di domenica prossima, dopo il forfait all’esordio contro il Prato Sesto di tre giorni fa. Sede delle trattative, il municipio di palazzo Fibbioni con il sindaco, Pierluigi Biondi, a fare da garante. Lì il presidente della Polisportiva, Vincenzo De Masi, ha portato i documenti. Sempre lì, in un secondo tempo, il direttore della Club, Luigi Fabiani, li ha recuperati.
Niente soldi, per ora, come comunicato in una nota dal primo cittadino, ma “l’impegno morale” a onorare l’accordo da parte del Club verso la Polisportiva, chiuso a 25 mila euro alla fine per l’acquisto di 7 atleti, dopo che la somma era lievitata nei giorni scorsi fino a 30 mila.
Restano, comunque, i problemi strutturali della società, che ha un debito strutturale stimato in oltre un milione di euro, e a caccia di finanziamenti. Difficilmente saranno sufficienti le sottoscrizioni dei cittadini o gli abbonamenti a prezzo pieno per sostenere la causa della palla ovale, iniziative lanciate ieri nel corso di un evento pubblico all’Auditorium del Parco con atleti e cittadini. Probabilmente si dovrà ripartire da una newco, una nuova società a debito zero che erediterà titolo sportivo e gestione corrente, con il vecchio sodalizio che andrà accompagnato al saldo delle passività. Da capire chi sarà il nuovo gestore, un imprenditore romano di cui si è ventilato nell’ambiente aquilano o una “cordata” locale. Non si esclude la riunificazione delle due società, tema emerso in queste ore concitate sconfessando la scissione del 2006.