Ci hanno provato, il governatore Gianni Chiodi e l’assessore regionale allo Sport Carlo Masci a mantenere il tono istituzionale, ma oltre alla “fierezza per l’immagine donata alla regione” del presidente, e “la felicità da pescarese” dell’assessore non sono riusciti ad andare. La premiazione della società, della squadra e dello staff biancazzurro è stato l’ennesimo strascico di una festa che non accenna a calare. Targhe e coppe per tutti: “Per noi vale come la Coppa dei Campioni”, ha detto Chiodi alzandola al cielo insieme a Zeman e Sebastiani, e il presidente del Delfino ha risposto: “A quella ci pensiamo l’anno prossimo”. I ‘ragazzi terribili’ di Zemanlandia non sono riusciti a contenere l’effervescenza del momento, tantomeno la leggerezza che li contraddistingue, e quando capitan Sansovini ha provato ad imbastire un discorso di ringraziamento, la ‘scolaresca’ tra i banchi non ha lesinato nel dargli del “lecchino”. Irrefrenabili Immobile e Insigne, pronti a sfottere ogni compagno chiamato a ricevere il premio con un interrogativo: “Chi?”, ma in molti sanno che quei nomi saranno ben presto conosciuti a tutta l’Italia.
Molto più serio mister Zeman, ancora una volta attanagliato dall’inevitabile domanda; lui nemmeno se la lascia porre, e risponde ancora una volta : “Pescara mi è sempre piaciuta, ho sempre saputo di avere tutte le condizioni per lavorare bene, questi ragazzi hanno fatto delle cose grandissime. L’arrivo di tante squadre blasonate potrà avere vantaggi anche per la città, ma per il momento abbiamo ancora una partita e cerchiamo di finire bene quello che abbiamo cominciato”. La domanda viene dunque girata al presidente Sebastiani: Zeman resta? “Non ha motivi per non restare”, risponde il numero uno biancazzurro, “sabato giochiamo, domenica festeggiamo, lunedì smaltiamo i festeggiamenti e martedì decidiamo”.
Domenica festa in città. Già, perché la festa, quella grande, non è ancora finita; la marea biancazzurra che domenica ha invaso la città si prepara alla replica. Dabato sera, dopo la partita, la società sarà ospite della concessionaria Porche di Sambuceto, dove il proprietario-tifoso trasformerà il salone in discoteca per un party privato in onore della squadra; giusto il tempo di riprendersi e di ributtarsi nella mischia. E l’amministratore delegato Danilo Iannascoli a spiegare i dettagli della mega-festa che la società ha preparato per ringraziare i pescaresi: “Un pullman scoperto che alle 16:00 partirà dall’Adriatico con a bordo i paladini biancazzurri e attraverserà Pescara, Montesilvano, i colli e arriverà a piazza Salotto. Saranno 18 le tappe che stanno organizzando gli stessi tifosi, per ognuna ci faranno trovare una torta e la migliore verrà premiata. La quindicesima tappa, intorno alle 17:30, al centro commerciale l’Arca, per la premiazione del miglior biancazzurro. Alle 18:00 l’arrivo in piazza per il bagno di folla e la festa finale, ma ci auguriamo che tutta la città diventi una coreografia biancazzurra di bandiere e colori”.
Si tratta con il Napoli per Verratti e Insigne. Testa in festa, ma comunque al lavoro. Si pensa già al mercato, con i pezzi da novanta da trattenere il più possibile in casa. Il bomber Immobile è già sulla rotta per la Liguria, anche se Sebastiani lascia aperta la speranza: “Sono tante le trattative in corso, tante le società importanti che reclamano i nostri ragazzi, stiamo lavorando anche per Immobile con il Genoa, chi capisce di calcio sa che si può lasciare un giovane a Pescara per fare una bella esperienza di crescita”. Ma la domanda vera è quella su Verratti: corteggiatissimo dalla Juve, ma è quello instaurato con il Napoli l’asse più interessante e più avanzato. Il club partenopeo avrebbe offerto 5 milioni di euro per dividersi il gioiellino di Manoppello, caldeggiando l’ipotesi di lasciare Insigne (proprietà Napoli) ancora un anno in riva all’Adriatico: “Con De Laurentiis c’è un buon rapporto”, spiega Sebastiani, “vuole Lorenzo ma solo se avrà la certezza di dargli spazio in campionato, altrimenti lo lascerà giocare con noi.
Verratti? Nato per la Nazionale. “Marco Verratti è attualmente un giocatore del Pescara”. Parola del suo procuratore, Donato Di Campli, che smentisce (a metà) accordi con la Juventus. Nelle ultime ore si è parlato di un’intesa verbale con i bianconeri per un contratto di 4 anni e il desiderio espresso dal calciatore di vestire la maglia di Del Piero: “Marco ha solo detto di aver tifato la Juve da bambino, di contatti ce ne sono tanti, ma in questo periodo non si può assolutamente parlare di accordi”. “Verratti vuole la Juve? Marco è orgogliosamente pescarese”, lo ribadisce il presidente Sebastiani, che ieri ha sentito il talentuoso centrocampista dopo il secondo giorno di ritiro con la Nazionale: “Sembra nato per la maglia azzurra”, ha detto Sebastiano con gli occhi pieni d’orgoglio, “Marco è così, si adegua subito e si diverte a giocare in tutti i casi”. “Era stanchissimo”, ha detto Di Campli, “ma è abituato agli allenamenti di mister Zeman, quindi non si spaventa del lavoro imposto da Prandelli”, ha aggiunto Sebastiani.
Bandiera sulla torre del municipio. Martedì festa all’Aurum. Sventola da ieri anche sulla Torre civica del Palazzo comunale la bandiera biancazzurra del Pescara: “E’ il modo con il quale l’amministrazione comunale ha scelto di celebrare quel risultato che è la vittoria non di una squadra, ma dell’intero capoluogo adriatico”, afferma il sindaco Albore Mascia, “un traguardo raggiunto che ci proietta verso nuovi scenari, anche dal punto di vista economico e che, dal prossimo campionato, porterà un indotto straordinario sulla città”. E’ lo stesso primo cittadino ad annunciare che martedì 29 maggio il Comune ringrazierà la squadra, la società e l’intero staff tecnico che ha collaborato alla promozione con una premiazione che si svolgerà all’Aurum.
Daniele Galli