Domani al Fadini potranno accedere solo gli accreditati, ovvero i giornalisti e gli osservatori degli arbitri. Anche se in un primo momento sembrava che il divieto potesse riguardare anche queste categorie. La Lega Pro ha però imposto il diritto di cronaca, oltre a garantire per gli osservatori. Il Giulianova potrà giocare solo 4 delle 8 sfide che restano da disputare in casa da qui alla fine del campionato. In caso la società non trovasse un campo alternativo, scatterebbe la retrocessione d’ufficio. Se l’incontro con il Milazzo si gioca a porte chiuse, le prossime partite, a cominciare dalle sfide contro Paganese (4 marzo) e l’infrasettimanale con il Melfi (7 marzo), si giocheranno con ogni probabilità in campo neutro, evitando così il rischio di una retrocessione. Il sodalizio di via Migliori sembra orientato a chiedere la disponibilità dello stadio di via Fonte dell’Olmo a Roseto, mentre sembra scartata al momento l’ipotesi del Riviera delle Palme di San Benedetto del Tronto. Intanto, dopo la sconfitta di Perugia di mercoledì scorso, mister De Patre ha lavorato in questi tre giorni per ritrovare la serenità della squadra. I giocatori e lo staff tecnico hanno percepito gli stipendi e questa è la notizia positiva. Per quanto riguarda invece la sfida di domani, il trainer giallorosso dovrà rinunciare a Picone, appiedato dal giudice sportivo. Ritrova però il capitano D’Aniello che dovrebbe garantire quella fantasia che è venuta a mancare soprattutto dopo la partenza di D’Alessandro. In attacco ritorna il capocannoniere di casa, Francesco Morga.