Chieti. La vittoria per 3-1 contro PVG Bari nell’ultimo turno di campionato ha certamente dato alla CO.GE.D. una bella iniezione di fiducia per il finale di stagione e, ancor più, un buon margine di vantaggio sulla zona salvezza.
Cinque punti sulla coppia Minturno-Sabaudia, a cinque giornate dalla fine, sono infatti un discreto patrimonio, che le biancorosse cercheranno però di incrementare quanto prima. Proprio sul campo di Minturno, una vittoria significherebbe la quasi certezza della salvezza, oltre a garantire una piccola vendetta rispetto al 2-3 dell’andata, quella che rimane la sconfitta più cocente dell’intera stagione. Uno degli ingredienti fondamentali del rendimento dell’ultimo periodo (tre vittorie nelle ultime quattro gare) è stato certamente nella crescita e nel rendimento di Nunzia Ragone, sempre tra le migliori in campo:
“Le ultime partite hanno dimostrato che dipende tutto da noi, dal nostro atteggiamento e da come ci comportiamo in campo. Se giochiamo come sappiamo, siamo un’ottima squadra, ma se invece facciamo prestazioni come quella, per esempio, contro l’Asem, perderemo anche a Minturno. Dipende tutto da noi. Dal punto di vista personale, sicuramente all’inizio della stagione ho sofferto per non aver fatto la preparazione e il lavoro tecnico insieme al resto della squadra, ma rispetto agli anni passati sento di essere migliorata sotto alcuni aspetti. Preferisco che siano gli altri a giudicare, non mi voglio vantare, e comunque so che solo impegnandomi si potranno vedere i risultati. Sono consapevole di poter crescere ancora, perché il potenziale credo di averlo, modestia a parte [ride]. Quest’anno mi ero fissata l’obiettivo di migliorare in attacco e di fare un gioco molto anticipato: credo alla fine di esserci riuscita, anche grazie all’insistenza del mister. Si migliora piano piano, e per quest’anno sono contenta di ciò che sono riuscita a raggiungere. È ovvio che ci sono voluti anni per essere quella sono oggi, 14 per l’esattezza (da quando pratico questo sport). C’ho messo tanta passione e voglia di crescere, e per me lavorare in palestra non è mai stato un peso, anzi… Questa è stata la mia prima esperienza fuori casa, un’esperienza che mi ha insegnato tanto. Qui a Chieti ho imparato, in primis, a essere più responsabile, a non essere dipendente dai miei genitori e a vincere quel timore che avevo inizialmente, quello di non farcela. Con il passare delle settimane mi sono incoraggiata e spero di aver intrapreso quest’anno la strada giusta, dando inizio da qui alla mia carriera con il giusto spirito e una costante determinazione. Questa stagione a Chieti rimarrà comunque un passo importante all’interno del mio percorso professionale e personale, perché mi ha insegnato tanto: dal condividere una casa al vivere in una città diversa dalla mia, con tutto quello che ciò comporta. Qui sono cresciuta sia come giocatrice che come persona”.