A prima vista i 76 punti conquistati sul rettangolo verde lascerebbero pensare ad un bilancio rose e fiori, invece ad un’analisi più attenta i numeri del Teramo mostrano diverse spine, tutte concentrate nel periodo che va da gennaio a maggio: l’esonero di Cifaldi primo in classifica, la disastrosa era targata Ammazzalorso, il ritorno di fiamma con il vecchio allenatore, l’eliminazione ai play-off per mano della bestia nera Rimini, di certo nella prima parte della stagione il Diavolo non ha fatto parlare di sé per le imprese compiute sul campo! Se i mesi caldi non hanno riservato soddisfazioni ai tifosi, da settembre in poi la musica nella zona di Piano d’Accio è cambiata radicalmente: Roberto Cappellacci e Marcello Di Giuseppe, due ex col vizio della vittoria, sono riusciti a plasmare un bolide dalle prestazioni stratosferiche, una macchina capace di viaggiare ad una media di 2.47 punti a partita. I dati parlano chiaro: confermando questi ritmi anche nel girone di ritorno, solo la fine del mondo profetizzata dai Maya potrebbe impedire ai biancorossi di disputare la prossima Seconda Divisione…
Francesco Graduato