Il professionista pescarese, che viveva a Cepagatti, era salito alla ribalta della cronaca nel 2007, nell’ambito dell’inchiesta ‘Oil for drugs’, condotta dalla Procura della Repubblica di Roma sul doping nel ciclismo.
Il Coni lo aveva inibito a vita e la Wada, l’agenzia mondiale antidoping, lo aveva inserito nella lista dei medici la cui frequentazione era vietata agli atleti.
Santuccione, collaborò per anni con il ciclista spoltorese Danilo Di Luca, anche lui coinvolto in una inchiesta per doping ed amico personale del medico.
Santuccione, che aveva 69 anni, era malato da tempo.