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Niente Zeman, il Pescara va avanti con Zauri

Sempre più lotteria attorno al futuro della panchina del Pescara, dopo l’esonero di Max Oddo.

Se Zeman, che questa mattina ha pranzato con i vertici biancazzurri, era stato dato prossimo al ritorno in riva all’Adriatico, ora sembra molto più plausibile che sia Luciano Zauri, attualmente incaricato dirigere gli allenamenti della squadra, a fare da traghettatore verso la quasi certa retrocessione.

Il boemo, in effetti, dovrebbe accollarsi un insuccesso del quale non ha la minima causa, mentre potrebbe essere, sì, propenso a riprendere in mano il Delfino una volta tornato in B. Al pranzo romano di oggi ha partecipato anche il presidente Sebastiani che, ai microfoni di Sky ha detto: “L’incontro con Zeman? Lui è stato il primo che abbiamo incontrato, ci tenevo ad esserci per il legame che c’è; ora Pavone e Leone sentiranno anche altri ma sempre in previsione futura. E’ probabile che resti Zauri fino a fine stagione, intanto vediamo per riprogrammare la prossima annata scegliendo prima l’allenatore e poi la squadra. Per ora comunque escluderei Zeman, quella che lo riguarda è una considerazione solo in ottica futura. Con lui i rapporti sono buoni, nessun problema, ma escludo che venga ora, questa squadra non è adatta a lui e al suo sistema di gioco. Vedremo comunque nelle prossime ore”.

“Per ora allena Zauri” è stato confermato anche da Peppino Pavone, che ha aggiunto: “Dobbiamo risentirci con Zeman per valutare le ipotesi”. In effetti, anche Doppiazeta ha scherzato, “La proposta era di mangiare e l’ho accettata. Se c’è la possibilità di tornare ad allenare il Pescara? Tutto può succedere”, ma è nel suo stile confondere le acque tra l’ironia e il criptico.

Tutto può succedere e domani ci si potrebbe svegliare con l’ufficialità di uno Zeman-bis. Intanto si va avanti con Luciano Zauri, all’insegna del tecnico giovane, diktat che sarebbe stato dettato dalla dirigenza. Giovane e conveniente, visto che è già ingaggiato nello staff tecnico. E chissà che non si ripeta quanto avvenuto proprio con Oddo, , proveniente dalla Primavera, dopo l’esonero di Baroni: un exploit all’esordio tra i professionisti che sfiorò la promozione via play-off due anni fa, raggiungendola poi lo scorso anno.

All’esterno, invece, si fa spazio il nome di Mandorlini, reduce da poche ore dalla risoluzione del contratto col Verona; scelta, però, che non farebbe piacere alla tifoseria, già in forte contestazione con il club.