Albinoleffe (4-2-3-1): Offredi, Bergamelli (32’st Daffara), Previtali, Cocco, Cisse (11’st Cristiano), Laner, Girasole, Hetemaj (1’st Foglio), D’Aiello, Piccinni, Regonesi. A disposizione: Chimini, Malomo, Pacilli, Torri. Allenatore: Daniele Fortunato
Reti: 7′ Petterini, 27′ Sansovini, 42′ Insigne, 43′ Gessa, 4’st Immobile, 23’st Cristiano, 38’st rig. Cocco, 42’st Girasole
Ammoniti: Hetemaj, Gessa, D’Aiello, Insigne, Cocco, Togni, Bergamelli
Arbitro: Silvio Baratta di Salerno.(Bernardoni-Ranghetti)
Solo Pescara, solo Zeman. Tutto Zeman, nel bene e nel male: all’Adriatico va in onda Zemanlandia di fronte a 8mila tifosi. Se l’emergenza in difesa incombe, il boemo la risolve con il Primavera Bacchetti, giovane tra i giovani, e Petterini, ed è quest’ultimo a sbloccare la gara. Ci prova, però, prima Immobile che già al 2’ sgroppa sulla sinistra e cerca l’angolino dopo l’ingresso in area: Offredi, tra i pali per lo squalificato Tomasig, rintuzza una prima volta e poi una seconda, sulla ribattuta ravvicinata di Sansovini. Quindi il vantaggio, al 7’: Petterini fa leva sulla deviazione di Bergamelli per vedersi deviato in rete il cross dall’interno dell’area. Ma il destino del Pescara, oggi, gira attorno a lui, che al 24’ si fa scontra con Cisse e lascia il posto a Balzano: dall’egregia impostazione del neo-entrato nasce il raddoppio: manovra sulla sinistra, serve Insigne che danza sul limite dell’area, vede Sansovini sulla destra e lo fa inserire con un destro geniale, il capitano si insacca nella difesa e insacca a rete da due passi. L’Albinoleffe per 30 minuti prende schiaffi e non tira nemmeno una volta; solo al 32’ prova a rispondere con Cisse, che trova Anania a volare per mettere in angolo la prima conclusione bergamasca. Ancora Cisse, al 39’, sfonda al centro e smarca Cocco con un filtrante raso terra, ma il bomber si vede negare da Anania il tunnel vincente con un magica deviazione di piede che, dal piccolo specchio, alza la palla sopra la traversa. Come tanti fulmini nel sereno cielo pescarese, i delfini arrivano a 4 in pochi secondi; sale in cattedra Gessa, che pennella prima il cross dalla destra che Insigne, al 42’ deve solo toccare per il 3-0, e un minuto dopo esplode in progressione centrale dalla mediana, si sposta secco la palla sul destro e dalla lunetta trova la traiettoria che sbuccia la base del palo alla sinistra di Offredi e poi va a sbucciarsi le ginocchia in esultanza sotto la Curva Nord.
Ordinaria amministrazione, al 4’ della ripresa, il quinto goal biancoazzurro: Immobile appoggia col piattone con Offredi già battuto sul cross basso di Insigne, e arriva a 6 reti in 7 gare. Zeman, questa la vera notizia, applaude dalla panchina, divertito e incensato dall’intero stadio. Cerca gloria anche Sansovini, con una sciabolata al volo dalla trequarti, Offredi, però, si oppone in due tempi. Ma la gloria gliela concede ugualmente la tifoseria, con una pioggia di applausi che lo accompagna al 20’st, mentre esce per Soddimo. Cristiano, in sostituzione di Cisse, trova il goal della bandiera al 23’st con una conclusione a giro che si stampa sul secondo palo e termina alle spalle di Pinsoglio, subentrato dopo l’intervallo per dar respiro ad un impeccabile Anania. Poco prima il giovane nazionale Under 21 aveva compiuto un doppio miracolo, prima deviando sulla traversa una bomba di girasoli e poi bloccando in sicurezza sul tap-in dello stesso Cristiano. Si ripete, poi, al 33’st, in risposta al gran colpo di testa di D’Aiello. Ci pensa l’Arbitro a regalare il secondo goal alla squadra di Fortunato, quando al 38’st abbocca al tuffo di Cristiano su Balzano, contatto presunto e apparentemente avvenuto fuori area: Pinsoglio intuisce la direzione del tiro dal dischetto ma Cocco va comunque a rete con un destro deciso. 5-2. Il 5-3, a 3 minuti dalla fine, spunta dopo una flipper in area: il gettone parte dalla bandierina, Pinsoglio se la fa sbattere addosso e Girasoli manda il Pescara in tilt, ma il Game Over per gli adriatici era arrivato già dopo il pokerissimo. Un calo d’attenzione che evidenzia quanto rimproverato dal carismatico allenatore dopo i due stop di Reggio e Castellamare. Ma in fin dei conti: questa è Zemanlandia!
Daniele Galli