Pescara a caccia di riscatto: Juve Stabia dalle mille insidie

ALIM5525Pescara. Trasferta ostica e piena di dubbi, quella che attende la compagine zemaniana in quel di Castellammare. Una Juve Stabia già all’ultima spiaggia, arcigna e a secco di punti potrebbe rivelarsi sassolino nelle scarpette dei biancazzurri, desiderosi di un rapido riscatto dopo Reggio Calabria. Ma la formazione non è al top.

Un solo un punto in 5 gare disputate, frutto di uno 0-0 contro il Crotone (2 reti fatte e 8 subite) è il magro bottino accumulato fin qui dalla Juve Stabia di Pierino Braglia, annullato peraltro da un punto di penalità. Il tecnico dalla personalità spiccata e aggressiva, quindi, potrebbe mutare il suo solito 3-4-3 ad un più parsimonioso e  difensivo 4-3-1-2, così come potrebbe mollare gli ormeggi dal fischio d’inizio e martellare il Pescara il più possibile, senza null’altro da perdere. Zeman conosce bene le vespe, affrontate ben tre volte con il suo vecchio Foggia; spesso battendola, ma sa quanto si tratti di una “squadra tignosa, fisica, difficile”, riflesso preciso del proprio tecnico, per cui, parola di boemo, “non comanderemo mai noi, sarà più difficile di Reggio Calabria dove abbiamo condotto tutta la partita”. Evitare, quindi, i cali di attenzione in fase offensiva almeno un punto interno.

E se Braglia ha già mostrato con le dichiarazioni pre-partita la forza della disperazione a disposizione, ad addurre ulteriori incognite non saranno tanto i calorosi (eccessivamente) tifosi campani, quanto il terreno sintetico del Romeo Menti, sebbene la maggiore velocità indotta alla palla potrebbe giovare alla rapidità tattica zemaniana. Il carisma fatto allenatore teme principalmente l’ex foggiano Sau, autore di un campionato da 20 reti all’attivo, che si accompagnerà con Danilevicius al cospetto di Anania; per il resto ci si affida a quanto dice Braglia: annunciate carambole di formazione, grazie all’ampio turn-over di giovani, poco avvezzi alla B, visto fin qui in casa Juve Stabia. Il piccolo Colombi in porta, De Bode, Maury e Dicuonzo in difesa, Scognamiglio, Biraghi, Danucci e Mezavilla in mediana, con i già citati più Mbakogu in tridente compongono l’undici preferito.

Tegole come se piovesse sulla testa di doppia zeta: il già noto stop di 20 giorni per Capuano (lesione almuscolo peroneo) trova il paio con i 15 giorni di Romagnoli (adduttore), lasciando disponibile a centro difesa Brosco, Brocchetti e il baby Perrotta; a centrocampo potrebbe partire Gessa per l’acciaccato Kone, mentre la distorsione al ginocchio nega la convocazione a Verratti: già attivato il brasiliano Togni. Di rimuoverli non se ne parla: Cascione e il tridente delle meraviglie hanno già la maglia addosso.

 

Daniele Galli

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