Juventus (3-5-2): Neto, Rugani, Bonucci, Evra, Lichtsteiner (24’ Cuadrado), Khedira (71’ Sturaro), Hernanes, Asamoah, Alex Sandro, Mandzukic (84’ Kean), Higuain. In panchina: Buffon, Audero, Chiellini, Pjanic, Lemina, Marchisio. Allenatore: Massimiliano Allegri.
Pescara (3-5-2): Bizzarri, Zuparic, Campagnaro (46’ Vitturini), Biraghi, Zampano, Brugman, Memushaj, Cristante (76’ Bruno), Crescenzi, Caprari, Pettinari (65’ Pepe). In panchina: Fiorillo, Fornasier, Manaj, Benali, Aquilani. Allenatore: Massimo Oddo.
Reti: 36’ Khedira, 64’ Mandzukic, 69’ Hernanes
Arbitro: Michael Fabbri di Ravenna (Posado-De Meo/Vivenzi/Calvarese-Abbattista)
Ammoniti: Crescenzi
Lo scenario più difficile, l’anticipo allo Juventus Stadium è la chance del Pescara per raddrizzare una stagione sempre più votata all’insuccesso, dopo quattro sconfitte consecutive. Un’impresa per Oddo fronteggiare un attacco composto da Higuain e Mandzukic, al quale contrappone dall’inizio l’inedita coppia Caprari-Pettinari e una difesa a 3, con il solo Campagnaro centrale, cercando manforte alla mediana, orfana di Benali e Aquilani, con Biraghi quinta pedina. Stellare il resto della lista a disposizione di Allegri, ex biancazzurro di turno, seppur in panchina rimangano stelle come Buffon, Chiellini, Pjanic e Marchisio.
Il Pescara parte addentando il coltello, ma la sola bocca di Pettinari non basta; la Juve si rilassa coi lanci lunghi per i primi minuti, aiutati anche da Zuparic che, al 15’, svirgola il controllo in piena area e quasi regala il gollonzo a Madjukic: Bizzarri riesce ad anticipare il Croato sul campanile involontario. Poi, al 16’, il primo traversone buono, messo da Alex Sandro, arriva sulla testa di Higuain che la devia a pochi centimetri dal palo, e si accendono le polveri bianconere. Alla stessa distanza dal palo passa la botta a sorpresa esplosa, al 20’, da Hernanes dalla linea dei 16 metri. Un minuto dopo, Zuparic rompe un altro uovo con un rinvio diretto ai piedi di Higuain, che spara al volo dall’altezza del dischetto con la mira, però, alta sopra la traversa. I biancazzurri riescono a trovare un lampo di genio al 22’, quando Zampano arriva a concludere da fuori, trovando anche un sospetto blocco di braccio in area di Asamoah ma l’arbitro Fabbri fa giocare e parte il rinvio lungo, Campagnaro da dietro la rilancia prendendo in contropiede la difesa in fase d’uscita, Caprari intuisce, parte in linea con Rugani e rincorre la palla in area, riuscendo a colpirla solo in sforbiciata e la mette al lato di pochissimo. Al 24’, un’emergenza intestinale costringe Lichtsteiner a uscire e Allegri a sostituirlo con Cuadrado e, al 36’, è il colombiano ad innescare Khedira per scambiare in area con Mandzukic, tagliare sul dischetto e mettere in porta d’esterno destro la palla dell’1-0. La rete non scoraggia il Pescara: al 39’ una palla lanciata lunga sulla destra resta vaga sulla linea di fondo dell’area Juve, Pettinari la recupera per servire all’indietro Cristante, ma per arrivarci commette fallo su Asamoah. Gli abruzzesi tengono duro e, al 42’, Memushaj cerca fortuna dalla distanza, Neto respinge alto e corto, Caprari si avventa a ribadire ma parte in offside. L’ultimo tentativo del primo tempo è di Mandzukic, di nuovo prepotente in area pescarese, stavolta Zuparic riesce a chiudere bene e all’intervallo il divario rimane minimo.
Oddo perde Campagnaro per uno strappo e rientra in campo con Vitturini, mentre Cristante perde il senno al 7’ della ripresa e rischia di regalare il raddoppio a Higuain: retropassaggio sballato verso Bizzarri, l’argentino ruba palla, monta fino ai 20 metri e scocca la freccia verso la porta lasciata sguarnita dal portiere ma centra il palo destro. I campioni d’Italia cercano di affondare il colpo e, tre minuti dopo, il cross teso di Cuadrado pesca ancora Mandzukic sotto porta, il croato aggancia e tira ma la stoppa con il suo stesso braccio. Altro tentativo bianconero al 16’st: distensione in ripartenza di Khedira che l’allunga a Higuain, ottimo il controllo in area ma il tiro è debole e Bizzarri riesce a rintuzzare. Nulla può, il portiere pescarese al 19’st: di nuovo Khedira a prolungare di testa il servizio dalla sinistra, Mandzukic è puntuale sulla linea dei difensori e la devia al volo per il 2-0. Oddo cerca di risorgere inserendo Pepe per Pettinari, spento dopo un avvio dinamico ma rapido a scemare. Tutto inutile perché Hernanes, al 24’st, sfoggia il colpo da fuoriclasse: destro, da fermo, da 25 metri che gira attorno al tuffo di Bizzarri e si infila all’interno del palo per il 3-0. Briglie sciole nell’ultimo quarto d’ora per Allegri, che risparmia Khedira per la Champions e concede minuti a Sturaro, mentre Oddo regala i primi minuti in Serie A a Bruno. Al neo-entrato bianconero arriva, al 34’st, la palla per il poker, Bizzarri però gli respinge con i pugni l’ottima conclusione dal limite; poi, dopo un minuto un’altra, ma cerca l’appoggio di petto per Mandzukic anziché tentare l’incornata da due passi e la regala al portiere. Limite storico abbattuto al 38’st, con l’ingresso di Kean per Mandzukic: primo della generazione Duemila a esordire in Serie A. L’ultima emozione, però, è un’altra disdetta per il Pescara: magia in profondità di Caprari, Zuparic si inserisce e supera in spaccata Neto ma Evra salva le spalle al portiere con un recupero sulla linea, conservando inviolata la rete.
Normale amministrazione per la capolista. Il Pescara, seppur a tratti agguerrito e propositivo, non esce dalla crisi e rimane sul fondo della classifica. L’alibi dell’avversario non valido come test salverà Oddo ancora una volta, ma ormai la scarsità di punti e risultati tengono il tecnico pescarese sulla forca.