Alla luce di quanto hanno combinato i biancorossi negli ultimi due mesi e mezzo, verrebbe da dire che è giusto così: solo dieci punti nelle ultime dieci partite, una miseria per una squadra che, dopo un girone d’andata praticamente perfetto, ha sprecato una valanga di occasioni per chiudere i conti con larghissimo anticipo. Nella cittadina conosciuta nel mondo per le sue campane, mister Ammazzalorso schiera l’undici annunciato alla vigilia visto che Scartozzi e Borrelli, recuperati ma non al top della forma, finiscono in panca. Bolzan sulla fascia sinistra è l’uomo designato per suggerire il duo di punte Gambino-Orta: la prima occasione dell’incontro nasce proprio dai piedi dell’argentino il quale, al 10’, scappa via al diretto avversario e serve un invitante cross al centro dell‘area. Pezone è incerto nell’uscita, ma né Orta né Gambino (appostati sul primo palo) si fanno trovare pronti alla deviazione: la palla giunge all’altezza del secondo palo dove Di Paolo, in condizioni di scarso equilibrio, prova la torsione senza trovare lo specchio della porta. La gara viene giocata a ritmi altissimi da entrambe le squadre: i due undici, infatti, pur affidandosi spesso a lanci lunghi, lottano su ogni pallone dando vita ad un incontro godibile. Dopo una conclusione alta di Cerchia (12’) e un tiro di poco al lato di Bolzan, sono i padroni di casa ad affacciarsi per la prima volta dalle parti di Farò, ma l’occasione è di quelle che contano perché l’estremo biancorosso deve superarsi per ricacciare dall’angolino basso un colpo di testa di Orlando, pescato da un cross del bravo De Pascalis (24’). Le operazioni, però, sono comandate dal Diavolo: i biancorossi, vogliosi di tornare alla vittoria, attorno alla mezz’ora creano per due volte i presupposti per sbloccare il punteggio. In entrambe le occasioni, tuttavia, Orta dimostra di non essere più il rapace d’area di rigore ammirato nel campionato d’Eccellenza abruzzese: al 30’ è marchiano l’errore della punta, pescata sul filo del fuorigioco da Cerchia. Il pallonetto su Pezone in uscita sembra una soluzione elementare, ma l’attaccante opta per un improbabile servizio al centro alla ricerca di compagni che non ci sono, mentre otto minuti più tardi è bravissimo Salvatore a respingere sulla linea la battuta a colpo sicuro del numero undici ospite. I risultati provenienti dagli altri campi (Rimini sotto a Miglianico e Santarcangelo prevedibilmente avanti contro il Cesenatico) spingono i biancorossi all’attacco, alla ricerca di un vantaggio tutto sommato meritato per quanto visto nella prima frazione: dopo una conclusione di Orta respinta da Pezone (53’), al primo vero affondo agnonese, il Diavolo deve incassare la beffa. Sugli sviluppi del quarto angolo per gli altomolisani, Salvatore, dimenticato dalla difesa teramana, non può far altro che incornare all’angolino basso alla destra di Farò (61‘). La rete incassata ha il sapore di una mazzata per mister Ammazzalorso, il quale pochi istanti dopo, tenta il tutto per tutto: dentro Scartozzi e Borrelli al posto di Bolzan e dell’evanescente Cerchia. I cambi portano ad una reazione immediata: Arcamone in scivolata non riesce a deviare sottomisura un cross di Scartozzi (66’) ma la punta argentina si rifà, con gli interessi, deviando in gol una conclusione di Colacioppo seguente a calcio d’angolo (70‘). Il pareggio sembrerebbe spalancare la possibilità, per il Diavolo, di giocare venti minuti “di fuoco” ma l’ingenua espulsione di Scartozzi rovina tutti i piani della squadra teramana: netto stop con il braccio, proteste e doccia anticipata per l’ex Cavese. Due gialli in pochissimi secondi: una ingenuità gravissima, imperdonabile, compiuta da uno dei giocatori più esperti del gruppo (120 presenze in Serie C-1) in un momento delicatissimo del campionato. La superiorità numerica fa sognare il colpaccio ad un’Agnonese fino a quel momento evanescente: Galuppi su punizione sfiora il palo alla destra di Farò (81‘), mentre in pieno recupero è Di Lollo a far tremare l’estremo teramano con una conclusione che si spegne di pochissimo al lato. Passano pochi secondi, e l’arbitro decreta la fine delle ostilità sancendo un pari che serve a trasformare la prossima gara contro il Rimini in uno scontro tra ritardari in cerca di salire su un treno, quello del professionismo, che sembra già partito.
OLYMPIA AGNONESE-TERAMO 1-1
MARCATORI: 61’Salvatore(O), 70’Arcamone(T)
OLYMPIA AGNONESE: Pezone, Litterio, Iannitti, Di Lollo, Salvatore, Pesce Rojas, De Pascalis (90‘Berardi), Orlando (68‘Spada), Milozzi (92‘Buonanno), Di Lullo, Galuppi. A disp: Giorgi, Raspaolo, Pannunzio, De Stefano. All: Agovino
TERAMO: Farò, D‘Eustacchio, Russo, Cerchia (64‘Scartozzi), Gabrieli, Gattari, Di Paolo, Colacioppo, Gambino, Bolzan (64‘Borrelli), Orta (59‘Arcamone). A disp: Savietto, Lenart, Bontà, Raimondo. All: Ammazzalorso
ARBITRO: Daniele Rasia di Bassano del Grappa (Di Capua di Ravenna/Mari di Parma)
NOTE: Ammoniti De Pascalis, Litterio e Galuppi nell‘Olympia Agnonese, D‘Eustacchio, Scartozzi e Colacioppo nel Teramo. Espulso Scartozzi nel Teramo al 79’ per doppia ammonizione. Angoli 5-4 per l‘Olympia Agnonese. Rec 1‘+3‘. Spettatori 700 circa. Partita vietata al pubblico teramano per decisione del CASMS.
Francesco Graduato