Accantonate le notizie di calciomercato, il Teramo torna a concentrarsi sul campionato. Dopo gli arrivi di Gabrieli dalla Santegidiese e Lorusso dal Fortis Murgia, i biancorossi di mister Cifaldi si preparano a ricevere la visita del Forlì.
I romagnoli si presentano al Comunale con un pedigree di tutto rispetto: in serie positiva da otto turni (l’ultima sconfitta è datata 10 ottobre: 0-4 casalingo contro il Real Rimini), la formazione del patron Conficconi è ancora imbattuta in trasferta, visto che lontano dal “Morgagni” i forlivesi hanno raccolto 2 vittorie e 5 pareggi. Anche in terra aprutina, i “galletti” cercheranno di applicare il credo calcistico del proprio allenatore: l’ex Rovigo Attilio Bardi, infatti, schiera abitualmente i suoi con un 3-4-3 di stampo “zemaniano” alla ricerca di coniugare i risultati con il bel gioco. Ad un atteggiamento iperoffensivo sul campo, però, finora non è corrisposta una grande prolificità sottoporta: solo 15 le reti finora segnate dai romagnoli, che in settimana hanno messo sotto contratto la punta Nicola Chicco. L’utilizzo dell’attaccante ex Luco Canistro è ancora in dubbio (condizioni fisiche da valutare), così come è in forse la presenza dell‘ex cesenate Emiliano Salvetti, reduce da uno stiramento alla coscia: all’appuntamento del Comunale, invece, mancherà certamente il difensore Enrico Fantini, appiedato dal giudice sportivo per un turno. In casa Teramo, scontati i rientri di Ianni, Gattari e Cerchia, le uniche novità potrebbero riguardare il binario di destra: Lenart e Di Paolo sembrano favoriti su Russo e Costa Ferreira, con D’Eustacchio dirottato sulla fascia difensiva opposta. Disponibili i neoacquisti Gabrieli (in diffida) e Lorusso: non è escluso che i due, a partita in corso, facciano il loro esordio in casacca biancorossa. Non ci sarà, invece, Arcamone: l’argentino in settimana è tornato a correre a ritmi molto leggeri, ma contro i romagnoli dovrebbe essere relegato in tribuna.
Teramo-Forlì sarà arbitrata da Edoardo Paolini di Ascoli Piceno, coadiuvato dagli assistenti Stefano Cordeschi e Teodoro Guadalupi di Isernia.
Francesco Graduato
