Pareggio che va strettissimo al Pescara, autore di una prova maiuscola ed in difficoltà solo nel primo quarto d’ora, andando sotto solo a causa del cinismo del Piacenza e alla sciabolata di Piccolo. Soddimo non ce la fa ad essere del match, Ganci recupera solo per il secondo tempo: gioca Maniero. Bonanni la spunta su Verratti e fa lo show in coppia con Gessa, anche lui al rientro dopo infortunio.
Pescara | 2 | 2 | Piacenza | ||
16′ Gessa 35′ st Sansovini | 28′ Bianchi 38′ Piccolo |
Le formazioni:
Pescara: Pinna, Del Prete, Olivi (5′ Sembroni), Mengoni, Mazzotta, Gessa, Cascione (34’st Verratti), Tognozzi, Bonanni, Sansovini, Maniero (1’st Ganci). A disposizione: Cattenari, Zanon, Nicco, Stoian. Allenatore: Pierini
Piacenza: Cassano, Conthe, Mei, Mandorlini, Bianchi, Cacia, Guerra (17’st Graffiedi), Anaclerio (30’st Calderoni), Zammuto, Piccolo (23’st Marchi), Catinali. A disposizione: Donnarumma, Bini, Volpi, Guzman. Allenatore: Madonna.
Arbitro: Sig. Ostinelli di Como (De Pinto-Zonno)
Ammoniti: Guerra, Mandorlini, Mengoni, Conteh, Cascione
Gira male già in partenza all’Adriatico: al 6’ capitan Olivi si infortuna e deve uscire: al suo posto Sembroni. Il Piacenza procede a fasi alterne, e parte aggiudicandosi il primo quarto d’ora, ma si ferma al 15’, quando Guerra non approfitta del disimpegno errato di Del Prete. Parte quindi il Pescara, trascinato da un Bonanni a vele spiegate che al 16’ cavalca lungo l’onda sulla sinistra, imbambola Mei e va al cross dal fondo, sul secondo palo Gessa anticipa tutti in area piccola e raccoglie di testa per l’1-0. 22’: si ripete l’intesa fra i due su schema da punizione fuori area, Gessa finta la battuta, lascia a Bonanni che lo serve morbido dentro dove gira in porta ma trova la deviazione in angolo.
Riprende sostanza il Piacenza, che al 25’ reclama il rigore su tocco di mano involontario in area di Sembroni ma l’arbitro non accontenta gli ospiti. Ci pensa, allora, Bianchi che al 26’ trova il pareggio spuntando in mischia sulla battuta dalla bandierina di Piccolo e fredda l’Adriatico. 1-1. Il Pescara non si rassegna e continua a pungere con Bonanni a servire Gessa che sfiora il palo al 32’ e al 34’. Goal mangiato, goal subito: al 35’ Piccolo estrae l’euro goal da 30 metri, controllo spalle alla porta e girata a palombella che scavalca Pinna leggermente fuori posizione. Pescara punito nel suo momento più propositivo, e si chiude la prima frazione.
Di Francesco, dalla tribuna, ordina il cambio e si torna in campo con Ganci al posto di Maniero. La ripresa parte subito con la carica bianco-azzurra: neanche a dirlo, è Bonanni ad accendere tutte le micce e al 4’ pennella su punizione per l’inserimento di testa di Cascione. Palo a Cassano battuto. 6’: azione asfissiante e Bonanni a cercare nuovamente il salto di Gessa sul secondo palo che non arriva per un soffio. Un forcing stressante, Piacenza costretto al fallo ripetuto e a chiudersi come può. Se la scampa Cassano, in serata ricca di svarioni, al 14’ su azione, guarda caso, insistita del Delfino: conclusione di Sansovini ribattuta, Bonanni detta il secondo cross e Gessa viene anticipato sul fondo da Conteh mentre scivola sul palo opposto a tentare la deviazione.
Costretto a soffrire, il Piacenza si fa nervoso e ruvido, Madonna perde anche l’ordine iniziale con tre cambi ravvicinati. Non molla il Delfino e riesce nel colpo di coda al 35’ con Sansovini che si avventa tra due difensori su uno respinta che spiove in area, sinistro al volo che beffa Cassano alla sinistra e si insacca vicino al palo. 2-2. Fino alla fine, solo Pescara, sempre Pescara, tanto Pescara. Cinque minuti di recupero: arrembaggio degli adriatici, Ganci invita con una volè di tacco Bonanni al duello con Cassano, ma arriva stremato e il portiere lo anticipa in uscita. Ultimo sussulto, finisce pari.
Risultato ampiamente bugiardo. Piacenza dal cinismo estremo, a rete nelle poche occasioni ottenute, ma è il Pescara che ha fatto la partita: quantità e qualità viste raramente in stagione, con una crescita esponenziale nella ripresa. Il palo di Cascione grida vendetta, la prestazione di Bonanni merita altre categorie e questo Pescara meritava i tre punti. Si torna all’Adriatico lunedì contro l’Ascoli, consapevoli che, giocando a viso così aperto, la continuità deve diventare il minimo sindacale.
Altri risultati 14° giornata
Atalanta-Modena 1-0
Cittadella-Reggina 1-2
Frosinone-Crotone 1-3
Grosseto-Varese 0-0
Livorno-Triestina 1-3
Novara-Empoli 1-1
Portogruaro-Padova 1-1
Sassuolo-Ascoli 0-1
Torino-Albinoleffe 1-0
Classifica
Novara 30
Atalanta 27
Reggina 27
Siena 25
Empoli 22
Padova 21
Livorno 21
Torino 20
Varese 19
Crotone 19
Pescara 19
Vicenza 16
Frosinone 16
Modena 16
Piacenza 15
Triestina 15
AlbinoLeffe 15
Grosseto 14
Portogruaro 13
Sassuolo 12
Cittadella 12
Ascoli 11(- 3)
Daniele Galli