Sambuceto. Per un pomeriggio i mister e i componenti dello staff tecnico del settore giovanile del Sambuceto Calcio hanno “svestito” i panni da allenatori per indossare quelli da “studenti”, nell’incontro formativo sulla psicologia dello sport.
L’evento denominato “Gioco di squadra: collaborazione e comunicazione per il raggiungimento di obiettivi comuni” di sabato 9 aprile è stato tenuto da Anita D’Anselmo, ricercatrice dell’università “d’Annunzio” di Chieti, la quale ha illustrato ai presenti alcune tematiche relative alla motivazione e alla comunicazione incentrate proprio in riferimento ai giovani e ai più piccoli. E, da ottimi allenatori, i tecnici viola si sono trasformati in ottimi “studenti”, partecipando in maniera attiva all’incontro e ponendo diversi quesiti alla moderatrice di giornata.
A dimostrazione di ciò, ecco il commento di mister Igino Imbastaro, responsabile dei Piccoli Amici del Sambuceto nati nel biennio 2008-09: “Credo che l’incontro con la dottoressa in Psicologia sia stato davvero molto formativo. Di sicuro rappresenta un valore aggiunto al nostro lavoro sul campo”.
Tra i più attivi e partecipativi durante l’incontro, mister Imbastaro ci tiene a sottolineare l’importanza dell’evento vissuto lo scorso weekend: “Credo che l’incontro sia stato fondamentale anche per un altro aspetto, ossia quello che riguarda la “comunicazione” tra noi mister. Noi allenatori di solito lavoriamo a “compartimenti stagni”, mentre l’importanza di appuntamenti come questi è anche quella di migliorare sempre più anche la comunicazione e gli scambi tra di noi. Il tutto per condividere un progetto comune, che è quello di fare una scuola calcio di qualità».
E proprio su quest’ultimo aspetto, il responsabile dei Piccoli Amici aggiunge: «Ritengo importantissimo e fondamentale che una società di calcio giovanile investa sulla formazione di tecnici e staff. E credo anche che tutto ciò serva a creare uno “stile” di scuola calcio, e che possa risultare molto utile per la nostra prerogativa, che è e resta quella di mettere al centro il bambino. In definitiva penso che eventi come l’incontro con la psicologa possano far ottenere benefici sia in termini di qualità, che di formazione (e ciò coinvolge anche il bambino), e di “stile” societario”.