Play off, dunque, quale obiettivo minimo da raggiungere. Il Giulianova è stato inserito nel girone B della Seconda Divisione, a 16 squadre, assieme alle altre abruzzesi, Chieti, Celano, L’Aquila. Il girone non sembra essere proibitivo, le squadre, a parte qualcuna, non si conoscono. San Marino, Sangiovannese e Prato sono forse le formazioni che dovrebbero recitare un ruolo di primo piano e che più si conoscono, visto che il Giulianova le ha già affrontate due anni fa. Con il Prato vinse la finale play off per la promozione in Prima Divisione. Va detto, però, che i toscani non sono più quelli di un tempo, quando in panchina c’era Orrico. Da tener d’occhio anche il Fano che nella passata stagione ha disputato un campionato da protagonista. “E’ un girone interessante”, ha dichiarato il numero uno del sodalizio giuliese, “alcune squadre non le conosciamo anche perché sono state ripescate dalla serie D. Vedremo adesso come meglio attrezzarci. Ci sarà una bella trasferta a Villacidrese, in Sardegna. Sul mancato ripescaggio non dico assolutamente nulla. Il presidente della Lega Pro Macalli ha fatto le sue scelte e ovviamente se ne assume le responsabilità. Noi adesso puntiamo ad una squadra competitiva in Seconda Divisione”. Organico da completare e in fretta. Il Giulianova di Ersilio Cerone vuole arrivare ai nastri di partenza con le carte in regola. Una delle novità di quest’anno, figlia della rivoluzione dei gironi e quindi della riduzione del numero delle squadre, è un’unica retrocessione in serie D. “Non sappiamo ancora se sarà una retrocessione diretta”, ha ammesso il presidente D’Agostino, “oppure verrà decisa al termine della roulette dei play out. Nel comunicato della Lega questo particolare non è stato ancora specificato”. Il prossimo 15 agosto, intanto, scatterà la coppa Italia. Il Giulianova è stato inserito in un raggruppamento che prevede la partecipazione del Fano, dell’Aquila, del Celano e del Foggia di Zeman.