Pescara show: poker e spettacolo dei biancazzurri a Perugia

Perugia (4-3-3): Rosati; Milos, Rossi, Volta, Spinazzola; Salifu (59’ Didiba), Taddei, Dalla Rocca; Zapata, Bianchi, Di Carmine. In panchina: Zima, Comotto, Ardemagni, Mirval, Mancini, Jakovles,. Allenatore: Pierpaolo Bisoli.

Pescara (4-3-2-1): Fiorillo; Fiamozzi, Campagnaro (77’ Zuparic), Fornasier, Zampano; Verre, Torreira, Memushaj; Benali; Caprari (81’ Mitrita), Lapadula (74’ Cocco). In panchina: Aresti, Bruno, Sansovini, Mandragora, Vitturini, Mitrita, Forte. Allenatore: Massimo Oddo.

Reti: 26’ Rossi (a), 66’ Lapadula, 70’ Benali, 73′ Caprari.

Arbitro: Francesco Saia di Palermo (Olivieri-Fiore)

Ammoniti: Campagnaro, Zampano,

“Se il Pescara vince a Perugia, può andare in Serie A”. Oddo si sbottona e riassetta la formazione per proteggere il terzo posto e inanellare la sesta vittoria consecutiva: torna titolare Torreira togliendo il posto a Mandragora, l’attacco torna con Lapadula unica punta, sostenuto dalla coppia Caprari e Benalì. La squadra di Bisoli è osso duro ma rimaneggiata da numerose assenze: tocca a Rolando Bianchi, appena arrivato dal mercato, schierarsi in attacco con Zapata e Di Carmine.

Si vede tutta la voglia di dominare del tecnico pescarese: il Delfino attacca ininterrottamente per tutti i primi 45 minuti. Prima conclusione al 5’: servizio di Zampano, botta dai 25 metri diMemushaj, grande protagonista: palla di poco sopra la traversa. Rispondono i padroni di casa al 7’ con Salifu, senza problemi la parata in due tempi per Fiorillo. L’arrembaggio degli adriatici prosegue all’11’, con Caprari che riprova dalla distanza e la manda a un metro dal palo, ma è il fraseggio sulla sinistra l’arma principale dei biancazzurri: da lì, al 15’, ancora Zampano al traversone, al centro c’è Lapadula che trova la volè ma la schiaccia troppo e manda altissimo il rimbalzo. Gli umbri cercano di rifiatare con Spinazzola che al 20’ serpeggia sulla sinistra dell’area biancazzurra, ma Fiamozzi contiene. La pressione fa capitolare i biancorossi al 26’: Caprari la fa filtrare sulla sinistra per Memushaj che la mette davanti alla porta con un traversone radente, il portiere Rosati interviene ma non la blocca, la sfera carambola sulle gambe di Rossi che, piazzato sulla linea, segna l’autorete. 0-1. Non pago del vantaggio, il Deflino cerca di chiuderla prima dell’intervallo e , al 28’, Memushaj si riporta sulla zolla del cross, Volta lo abbraccia e finiscono entrambi a terra ma l’arbitro Saia lascia proseguire. Rischia l’autorete, al 31’, anche Campagnaro che anticipa sulla verticalizzazione di Salifu, ma Fiorillo non si lascia sorprendere e blocca davanti al proprio palo. Un rischio isolato: a 36’ riparte la catena mancina azionata da Zampano, Benali e Memushaj che, in grande spolvero, la scodella morbida al centro per Lapadula, il bomber torinese controlla a gira fulmineo con il sinistro, stavolta Rosati è reattivo e la ferma in due tempi. Gli abruzzesi chiudono la prima frazione in attacco: lancio chilometrico al 41’, Lapadula la mette giù in area e la protegge fino a scarica per la botta da fuori di Caprari, i perugini si salvano con una deviazione in corner.

Il secondo tempo rischia di aprirsi con un rovescio delle parti: è Della Rocca, grazie all’ottimo lavoro d’impostazione di Bianchi, a sparare dalla lunetta con il mancino, al 2’ st, un proiettile che fischia di pochissimo alla destra di Fiorillo. Concreta la reazione dei grifoni, che tornano al tiro all’11’ st con un’iniziativa personale di Spinazzola, c’è, però, la deviazione difensiva a chiudere in corner. Il Pescara è sempre padrone del matchi e risponde un minuto dopo: Benali legge il contropiede e lancia il tracciante per Lapadula che aggancia sul limite dell’area e cerca la conclusione bassa verso il palo lontano, mancando il raddoppio di un nulla. I biancazzurri attaccano con meno foga ma la qualità è nettamente superiore: al 19’ il fraseggio è tutto verticale sul corridoio centrale, tre i tocchi che mandano Lapadula verso la porta, anticipato in corner dalla difesa; dalla bandierina batte lungo Caprari, Lapadula sale in cielo ad incornare ma Rosati fa il miracolo sul palo e concede il secondo corner; stavolta dalla bandierina nasce lo schema che manda Zampano al cross, Lapadula giganteggia sul filo dell’offiside, stoppa sul dischetto, scarta anche Rosati e deposita comodo in rete lo 0-2. Il raddoppio esalta lo show degli uomini di Oddo, che al 24’st trovano il tris con un’azione splendida tutta di prima, annientata la difesa umbra: lancio di Fiamozzi, sponda di Lapadula all’indietro, restituisce Caprari e l’ex Teramo la tocca morbida d’esterno per l’accorrente Benali, ed è il Libico a insaccare da 2 metri. La squadra di Bisoli prova a battere un colpo al 26’st con una cavalcata di Di Carmine, ma anche Fiorillo è gigante e si oppone con i piedi sulla violenta conclusione ravvicinata. Lo show non finisce: al 27’st i dannunziani si esibiscono nel contropiede tutto palla a terra dalla corsia di sinistra, Verre ci mette il cappello con un tacco all’indietro dal cuore dell’area, passaggio a memoria per Caprari che trova la quarta rete con un colpo secco. 0-4. Al Curi scattano gli Olè per il Pescara negli ultimi dieci minuti, il Perugia avrebbe anche l’occasione epr il goal della bandiera al 41’: perde palla sulla trequarti il Delfino, Bianchi punta la prateria nell’area e mette una palla che Zapata deve solo spingere dentro, ma Fiorillo replica il miracolo e salva l’imbattibilità. Sbaglia altrettanto macroscopicamente Verre sul diretto rovescio di fronte: Torreira gli apparecchia la tavola con un arcobaleno ma la conclusione del centrocampista finisce in curva. L’occasionissima capita, pochi secondi dopo, a parti rovesciata, a Torreria mancano, però, solo pochi centimetri per trovare il goal che ripaga la fiducia del mister. Basta il poker per festeggiare alla grande.

Oddo ripagato in audacia con la sesta vittoria consecutiva e una prestazione davvero spettacolare che consolida il terzo posto (43 punti): il Pescara stravince con qualità e quantità, statistiche alla mano, d’altra categoria. Lapadula un gigante, Caprari e Benali ottimi sia in impostazione che da finalizzatori, Fiorillo granitico ogni volta che viene chiamato in causa. E tanto, tanto gioco. Sabato prossimo all’Adriatico c’è il Bari, inseguitrice a 39 punti: vincerla vuol dire staccarsi sul podio.

“Se il Pescara vince a Perugia, può andare in Serie A” [cit.]

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