Mosciano: Di Gianmatteo, Aurini, Di Benedictis , Cappelli, Pinto, Celi (30’ st Canino), Clementoni, Bianchini (39’ st Ruggeri), Rosi (36’ st Vettese), Francia G., Fusco. A disposizione: Di Francesco, Canino, Tullii, Ruggieri, Marini, Pallitti, Vettese.
All. G.Grillo
Teramo: Castorani, Coduti, Vitale (37’ pt Lenart D.), Francia A.(33’ st Kettlun), Celli, Chiavaroli, Colancecco (30’ st Fiorotto), Buonocore, Orta, Lenart L., Bolzan. A disposizione: Di Toro, Di Furia, Lenart D., Kettlun, Di Domenico, Pierleoni, Fiorotto.
All. C. Di Felice
Arbitro: Federico Dionisi de L’Aquila (Cassisa e Bassi de L’Aquila)
Reti: 28’st Fusco.
Ammoniti: Cappelli, Fusco (M); Celli, Francia, Buonocore (T).
Mosciano. Il Mosciano rovina la festa del Teramo. Più di 500 tifosi in trasferta in attesa del punto-promozione, ma un’incornata di Fusco rimanda tutto di tre settimane.
I giallorossi di Grillo scendono in campo per fare la partita e, difatti, il Teramo nel primo tempo oltrepassa raramente la metà campo e l’unico tiro in porta è un tentativo velleitario di Bolzan dopo più di venti minuti. Il Mosciano fa suo il campo e trova una buona opportunità dopo soli tre minuti, con Francia che gira su Castorani un buon cross di Clementoni; lo stesso Francia protesta per un contatto in area al 9’ pt sul quale l’arbitro decide di lasciar proseguire, nonostante qualche dubbio. Al 15’pt è Di Benedictis su corner di Francia a scheggiare la traversa. Anche Bolzan al 42’pt potrebbe arrivare al colpo di testa dopo un corner, ma viene trattenuto in area: l’arbitro lascia proseguire anche in questo caso.
Un primo tempo povero di occasioni, ma senza dubbio dominato dal Mosciano per intensità di gioco e gestione della palla, si spegne senza acuti particolari.
Il secondo tempo vede un Teramo più aggressivo, ma dopo cinque minuti rischia qualcosa su Celi, anticipato in qualche modo da Lenart D. dopo un buon cross dalla destra. All’11’st è sempre il Mosciano che arriva davanti alla porta con Francia, segnalato però in dubbia posizione di fuorigioco. Mario Orta, anonimo in questa partita, prova un tiro dalla distanza al 18’st, ma la palla esce ampiamente fuori.
L’episodio chiave avviene al 28’ st: Rosi riesce a liberarsi sulla destra, guarda in mezzo e piazza un pallone sulla testa di Fusco che chiede solo di essere spinto in rete, richiesta alla quale Fusco non si sottrae, siglando l’1-0 giallorosso ed esultando sotto la curva dei suoi attuali tifosi. Il gol dell’ex-Teramo carica la squadra di casa che si chiude a riccio e impedisce al Teramo di concludere con efficacia verso la porta ed, anzi, su una buona ripartenza è ancora una volta Francia G. al 43’ st a crearsi una grande occasione con un tiro dai trenta metri che costringe Castorani ad un grande intervento per evitare il secondo gol. Il forcing finale dei biancorossi è confuso ed inconcludente. Il Mosciano ottiene una vittoria importante e meritata, gioca una partita tatticamente perfetta e protegge il suo secondo posto dagli attacchi del Montesilvano. Il Teramo rimanda la festa alla prossima partita.
Grillo: “Penso che la festa del Teramo sia solo rimandata, il campionato ormai è loro. Sono molto felice per i miei ragazzi perché avevo chiesto loro di giocare senza timori e lo hanno fatto, i ragazzi hanno dimostrato di potersela giocare anche con una grande squadra. Fusco? Non è una vendetta, oggi è un giocatore del Mosciano, questo è il calcio, sono molto soddisfatto del suo lavoro e di quello di Rosi, che ha portato al gol vittoria”.
Di Felice: ”Complimenti al Mosciano, ha giocato una bella partita; noi non abbiamo giocato male, ma loro hanno meritato, nel primo tempo hanno giocato meglio, nel secondo abbiamo fatto meglio noi, ma loro hanno saputo sfruttare l’unica occasione che gli si è presentata.”
Le parole del presidente del Teramo Campitelli sono, invece, ben più deluse di quelle del suo allenatore.
Campitelli: “Il Mosciano ha giocato bene, noi no; questa squadra non mi ha mai fatto vincere una partita importante ed i tifosi teramani non lo meritano; ci hanno seguito in tanti oggi e li ringrazio tutti. Non entro in questioni tecniche, l’allenatore fa quello che ritiene giusto e va bene così. L’arbitro ci ha messo anche del suo, non è stato perfetto. Come presidente, sono molto deluso dalla partita di oggi”.
Alberto Ciafardoni