Pescara-Nocerina 1-0: i biancazzurri vincono il campionato di B

pescara_modenaPescara. Anania, Zano, Brosco Capuano, Bocchetti, Kone, Verrati, Cascione (61’ Gessa), Sansovini (61’Caprari), Insigne, Immobile (74’ Maniero). In panchina: Ragni, Balzano, Bacchetti, Togni. Allenatore: Zdenek Zeman

Nocerina. Concetti, Giuliatto, De Franco, Rea (79’Alcibiade), Laverone, Mingazzini, Merino (66’Bolzan), , Castaldo (74’Barusso), Bruno, Farias, Catania. In panchina: Aldegani, Parola, Chiavatti, Lettieri. Allenatore: Gaetano Auteri

Reti: 47’st Maniero

Arbitro: Gennaro Palazzino di Ciampino (Iori-Costanzo)

Ammoniti: Brosco, Maniero

 

Si gioca in un Adriatico in tripudio la sfida tra la Nocerina  e il Pescara. Rossoneri terzultimi, costretti a vincere e sperare nella sconfitta Vicenza per accedere ai play-out. Biancazzurri già promossi, in lotta a distanza con il Torino per suggellare la vetta della straordinaria annata in B. Adriatico colorato da 20mila maglie biancazzurre, compresa quella celebrativa sotto la giacca del presidente Sebastiani. Tanti gli striscioni che chiedono a Zeman di restare in riva all’Adriatico, nonostante l’odore di un ritorno nella Roma giallorossa. Il tecnico boemo è stato premiato dal presidente della Lega B Andrea Abodi prima del fischio d’inizio come miglior allenatore, insieme a Insigne e Immobile, miglior giovane e capocannoniere. Se Immobile, a 28 reti, si gioca il titolo di miglior realizzatore con le 29 di Lucarelli e le 30 di Toni, per Insigne in ballo una Porche in omaggio se dovesse raggiungere quota 20, lontana sole due lunghezze. Alla discesa delle formazioni in campo, la curva Nord esibisce un mega striscione con la foto di tutta la squadra circondata da una festa di A, mentre capitan Sansovini va al sorteggio con la monetina con la figlia in braccio.

 

È la squadra di Auteri a giocarsi di più, e sebbene arrivano ben presto le notizie della vittoria del Vicenza sulla Reggina, che spezzano le speranze per la salvezza, parte forte e decisa. Già al 3’ Castaldo manda in fuga Catania sulla destra, che entra dal vertice dell’area ma apre troppo presto il sinistro mandando la palla sul fondo e rinunciando allo scontro ravvicinato con il solo Anania. Più convincente il destro di Zanon al 9’, direttamente da fuori area: bella la traiettoria discendente ma la palla esce di poco al lato del palo lontano. Al 19’ ancora Nocerina pericolosa, è Farias quello mandato in porta sullo scambio veloce dalla trequarti, ma sbaglia come Catania in precedenza, scucchiaiando troppo presto sull’uscita del portiere pescarese: ancora fuori. Si mangia di peggio Sansovini sul rovescio di fronte, la prima vera palla goal biancazzurra, innescata da Verratti, Insigne si presenta al volo sulla verticalizzazione illuminante e sottoporta la mette direttamente addosso a  Concetti, poi il capitano pescarese sbaglia clamorosamente sulla ribattuta, mandandola alta da zero metri. I rossoneri non riescono a lasciare la propria metà campo, la mediana zemaniana tiene palla lì e manda ancora Sansovini al tiro dalla distanza, Bocchetti devia involontariamente la traiettoria dal limite dell’area piccola e salva la porta ospite. Si ripresentano prima della mezzora al cospetto di Anania Catania e De Falco, ma l’intervento che devia il corner fortunosamente in rete è falloso sul portiere, e Palazzino annulla. Deve impegnarsi al massimo, invece, al 37’Anania, per opporsi con un piede alla rasoiata secca di Farias, che conclude un bello scambio orizzontale tra i lembi estremi dell’area pescarese. Frizzante ma poco concreto, il primo tempo si chiude a reti bianche e senza ulteriori emozioni.

La prima scossa della ripresa arriva da Vicenza, con la terza rete biancorossa, e con il Torino ancora in pari contro l’Albinoleffe è solo il Pescara ad avere qualcosa per cui lottare fino al 90’. Zeman prova a smuovere le acque con Carpari e Gessa, in luogo di Cascione e Sansovini. I ritmi scorrono comunque blandi, solo al 18’st il primo lampo, con il destro di Insigne dalla distanza, Concetti respinge con i pugni, sul tap-in arriva Immobile ma la porta vuota gli sembra un bersaglio troppo facile e cicca un’improbabile mezza rovesciata. Fa quasi peggio Gessa, imbeccato dal diagonale rasoterra di Caprari, ma l’esterno biancazzurro manda alto il tocco dal limite dell’area di porta. Caprari scatenato, ancora lui a mettere davanti alla porta Immobile al 27’st , ma il bomber manca nuovamente il bersaglio facile. La serie realizzativa di Immobile, dopo un altro errore al 28’st, si ferma a 28 reti: Zeman lo sostituisce prima della mezzora con Maniero, ma sono comunque abbracci con il tecnico boemo. Il Pescara finisce con il freno a mano tirato: i crampi mettono fuori gioco Insigne, che si ferma a lungo a bordo campo, cambi finiti per Zeman, Lorensinho rientra per gli ultimi minuti ma è solo presenza. Si fa male anche il rossonero Bolzan, che abbandona completamente la partita ormai senza pretese per nessuno. Si sveglia tardissimo Bruno, con un destro che fa la barba al palo al 44’st, Anania battezza la palla fuori e può solo guardarla sperando mentre sfila sul fondo. Oltre il 90’ Alcibiade cerca la rete dell’ex, e Anania deve balzare felino: è l’azione della svolta, il rilancio innesca la ripartenza pescarese, conclusa da una fiondata da fuori area di Maniero, che centra l’incrocio dei pali. 1-0 extra time, un goal che vale il primo posto. La festa si conclude con la premiazione della squadra vincitrice della Serie BWin: il Torino pareggia con l’Albinoleffe e si ferma a 83 punti, gli stessi del Delfino, che si classifica primo per il vantaggio sugli scontri diretti.

Al presidente di Lega Abodi tocca premiare anche la squadra con il trofeo più prezioso della stagione: il cappello sul capolavoro di Zemanlandia

 

Daniele Galli

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