Elezioni Roseto: sinistra con Teresa Ginoble ma Sel non firma. Aloisi fuori dal consiglio

roseto_comuneRoseto. Nessun apparentamento per Valter Aloisi, alleanza del centrosinistra con Marco Borgatti, appoggio esterno di Pasquale Avolio a Teresa Ginoble. Si sono concluse così 24 ore tra le più frenetiche della recente storia politica rosetana. Dopo l’alleanza tra il centrodestra e Obiettivo Comune di Alfonso Montese si sono dunque delineati gli schieramenti che domenica e lunedì prossimi si batteranno per la carica di primo cittadino a Roseto.

La conferenza stampa di Walter Aloisi
“La lista civica AltraCittà ha deciso di abbandonare ogni ipotesi di alleanza”. Si conclude così lo scarno comunicato della lista dell’ex presidente del consiglio cittadino, che nella mattinata di oggi ha di fatto rinunciato ad avere un seggio nella prossima assise comunale. “E’ un esito che accettiamo con una punta di rammarico”, ha dichiarato Aloisi nella conferenza stampa che ha chiuso un giorno di frenetiche trattative sui banchi di centrodestra e centrosinistra. Nessun consigliere (troppo pochi gli 801 voti ottenuti al primo turno) e probabilmente nessun assessore. Nei giorni scorsi Aloisi è stato vicinissimo all’alleanza con il centrodestra, ma ieri sera c’è stata la rottura totale. Nella sede rosetana del Pdl, presenti anche Paolo Tancredi con Enio Pavone e i vertici locali dei liberalsocialisti, Aloisi si è visto rifiutare l’apparentamento, che avrebbe significato la presenza in consiglio comunque fossero andate le cose. Da parte del centrodestra solo la possibilità di un accordo elettorale, cioè un assessorato esterno. Poco dopo è arrivata la proposta del centrosinistra, che invece prevedeva l’apparentamento con tanto di assessore. “E’ mancato il tempo per organizzare la verifica con chi ci ha sostenuto”, ha commentato Aloisi.
Nel comunicato AltraCittà parla di “inaspettata chiusura” da parte di Pavone. “Faccio fatica a capire questa decisione in una partita così importante – ha aggiunto Aloisi – ed è un mistero che la stessa cosa sia stata offerta ad una lista che ha avuto meno voti”. Chiaro il riferimento ad Obiettivo Comune, con cui il centrodestra aveva siglato l’apparentamento a sorpresa ieri mattina. “Non sapevamo nulla dell’apparentamento con Montese”, continua. Facce lunghe nella sede dell’ex assessore all’Urbanistica, con qualcuno che tra i denti parla di “lista di proscrizione” nei confronti di AltraCittà. “Non vogliamo pensare alla non preferenza verso la nostra lista – ha aggiunto Aloisi – con il nostro apparentamento si poteva scommettere sulla vittoria di Pavone, ora tutto torna in gioco”. Aloisi ha aggiunto che nel corso della settimana potrebbero anche esserci indicazioni di voto da parte della lista, anche a seguito di “bilanci nei comportamenti” delle due coalizioni.

L’alleanza della Sinistra Unita.
Chi invece si è apparentato è la lista di Marco Borgatti, che dunque al secondo turno appoggerà ufficialmente Teresa Ginoble. L’intesa è nata da un documento di una pagina, firmato dopo oltre sette ore di trattativa anche dai vertici regionali e provinciali del Pd. Nel foglio l’impegno a ridurre la volumetria del nuovo Piano regolatore, la tutela della riserva del Borsacchio con la soluzione delle criticità del territorio anche a livello di partiti regionali e la nascita di una cabina di regia per le politiche urbanistiche locali aperta a tutte le forze del centrosinistra. Di “doppia vittoria” ha parlato Marco Borgatti, rappresentante della Sinistra Unita, che questo pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa nel circolo rosetano della Federazione della Sinistra alla quale ha partecipato anche il segretario regionale di Rifondazione Marco Fars. “Quello che siamo riusciti ad ottenere è esattamente quello che avevamo chiesto come condizione per l’alleanza al primo turno”, ha detto Borgatti. Nella trattativa da molti definita estenuante “non si è mai parlato di assessorati o di incarichi ma solo di punti politici”, ha dichiarato Fars che insieme al segretario provinciale del Pd Robert Verrocchio è stato tra gli artefici di un accordo che molti ritenevano impensabile. “Siamo riusciti a far accettare al Pd rosetano sostanziali modifiche politiche e programmatiche – ha aggiunto Borgatti – per le quali abbiamo preteso anche le firme degli organi regionali e provinciali”.

L’appoggio esterno di Sel
Nessuna firma per Sinistra Ecologia e Libertà, che pur darà indicazione di voto per Teresa Ginoble come già affermato. Sostegno dunque al centrosinistra, ma “non possiamo sottoscrivere il programma del Pd”, ha detto Pasquale Avolio che in mattinata è stato a un passo dalla firma dell’alleanza ufficiale. Ma in Sel è rischio spaccatura. Roventi sono state le telefonate che Avolio ha ricevuto da parte del segretario regionale di Sel Gianni Melilla che insieme al coordinatore provinciale Tommaso Di Febo erano a favore dell’apparentamento ufficiale. Secondo indiscrezioni Avolio dovrebbe comunque partecipare alla conferenza stampa, affiancato da Melilla, che la nuova coalizione rosetana di centrosinistra dovrebbe tenere domani.

Tommaso Di Febo smentisce però le indiscrezioni riguardo alle indicazioni di apparentamento con il Pd che sarebbero giunte dalla segreteria provinciale di Sel. “Abbiamo sempre sostenuto il no all’apparentamento e il sì all’indicazione di voto, così come si era espresso nei giorni scorsi anche Pasquale Avolio, e la nostra posizione è stata ribadita in mattinata, dopo ore convulse”, afferma Di Febo.

 

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