Adesso il servizio è effettivamente in funzione: le aree Wifi4eu nel territorio di Spoltore sono il Belvedere Giulio Gaist e la Biblioteca Comunale, Piazza Unione Europea, il Parco di Santa Teresa in piazza Marino Di Resta, il Parco di Villa Raspa in via Parigi, l’area con la Casetta nel Parco di Villa Acerbo a Caprara.
“La scelta di queste aree è partita da considerazioni pratiche”, spiega il sindaco Chiara Trulli, “con l’obiettivo di andare a coprire luoghi di svago e studio. In piazza Unione Europea, la presenza del Wifi tornerà utile quando sfrutteremo lo spazio per eventi. Ci sono poi i parchi più importanti della città, compreso lo spazio circostante la Casetta nel Parco di Caprara che nasce proprio come luogo per una gita fuori porta”.
L’iniziativa WiFi4EU è stata realizzata in modo equilibrato dal punto di vista geografico per fare in modo che sia i residenti sia i visitatori di migliaia di comunità locali in tutta l’UE possano beneficiare di connessioni ad alta velocità. Il progetto ha finanziato l’attrezzatura e i costi di installazione dei punti di accesso a Internet, mentre il Comune pagherà la connettività e la manutenzione delle attrezzature per almeno 3 anni, oltre a tutti i costi relativi alle procedure burocratiche e di appalto. Tra gli obiettivi della Commissione Europea, che ha deciso il finanziamento, incoraggiare le autorità locali a sviluppare e promuovere servizi digitali nei settori dell’amministrazione online, della telemedicina e del turismo elettronico, anche attraverso l’attivazione di apposite App.
“E’ una soddisfazione aver portato a termine questo progetto”, prosegue Trulli, “perché le modalità di assegnazione dei fondi lo rendono di fatto un premio all’efficienza dei nostri uffici, che ci ha consentito di ottenere il finanziamento e realizzare in tempo le opere. Voglio poi ricordare che questo progetto è stato avviato dalla precedente amministrazione Luciano Di Lorito e dall’assessore Stefano Burrani”. Al bando WiFi4Eu hanno partecipato oltre 29 mila comuni in tutta Europa.
Punto di forza dell’iniziativa europea è che impone degli standard di qualità per erogare il finanziamento: gli hotspot-wi-fi devono garantire una velocità di almeno 30 Mbps e il servizio di connessione deve essere fornito gratuitamente: c’è anche un limite alle interruzioni del servizio tollerate. Comune e ditta incaricata, insomma, devono fare in modo che il servizio funzioni al meglio per ricevere il finanziamento. I fondi del progetto WiFi4Eu, infatti, vengono erogati direttamente dall’agenzia europea alla ditta selezionata per il lavoro nell’elenco delle aziende aderenti, un volta effettuato il collaudo dell’infrastruttura.