Foggia (3-5-2): Dalmasso; Leo, Kontek, Rizzo; Garattoni, Bjarkason, Petermann, Schenetti, Costa; Peralta, Ogunseye. In panchina: Raccichini, Thiam, Markic, Di Pasquale, Vacca, Garattoni, Di Noia, Iacoponi. Allenatore: Delio Rossi
Pescara (4-3-3): Plizzari; Cancellotti, Boben, Mesik, Gozzi; Rafia, Aloi, Kraja; Merola, Cuppone, Delle Monache. In panchina: Sommariva, D’Aniello, Pellacani, Ingrosso, Crescenzi, Gyabuaa, Mora, Germinario, Lescano, Desogus, Kolaj, Vergani. Allenatore: Zdenek Zeman
Reti: 2’ Petermann, 23’ Rafia (rig.), 48’ Lescano, 60’ Bjarkason
Arbitro: Paride Tremolada di Monza
Semifinale play off, lo Zaccheria di Foggia è tutto esaurito, i tifosi pescaresi lasciati a casa per ordine pubblico, ma il Pescara sogna la promozione anche senza supporto. Cuppone preferito a Lescano nel tridente di Zeman, con Merola e Delle Monache, dopo l’exploit dell’ultima gara. Rossi contrappone Peralta, Ogunseye e Schenetti.
Pronti, via e il Foggia va in vantaggio al 2’ con una botta di Petermann dai venti metri, sulla quale Plizzari si tuffa in ritardo e la lascia infilare a fil di palo. 1-0. Rossoneri che cercano subito il raddoppio al 10’: Ogunseye si distende in salto per deviare il cross teso di Peralta dalla sinistra ma centra il primo palo. Il Pescara sembra frastornato ma al 13’ emette il primo acuto con Delle Monache che cerca l’angolino basso e trova la deviazione in tuffo di Dalmasso. Il giro palla foggiano, però, è poco contenibile per gli ospiti: il Foggia al 15’ arriva di nuovo in porta in contropiede, con un velo finale che Garattoni finalizza di potenza ma Plizzari riesce a neutralizzare sul fondo. Altro attacco a testa alta al 20’ di Schenetti, ma Kraja intercetta sul più bello e lancia il contropiede, Cuppone arriva in area e fa tirare Aloi, Kontek mura in scivolata ma la tocca di braccio ed è rigore. Sul dischetto va Rafia e spiazza Dalmasso. 1-1. Via sulle ali dell’entusiasmo, Merola cerca subito il sorpasso con un diagonale a cercare il palo lontano, ma Dalmasso riesce a mettere in corner con le unghie. Adesso la tensione è cosa pari. Alla mezz’ora il Pescara va in rete: lancio profondo per Cuppone che stoppa e calcia a segno dal limite, ma c’è il Var attivo e dal check risulta il fuorigioco millimetrico. Squadre allungate, così che quando Bjarkason intercetta al 44’ e si lancia in avanti trova facile spazio per crossare in mezzo, dove pesca Schenetti che si tuffa ancor più facilmente ma di testa la manda nuovamente sul palo. Riparte subito il Pescara e arriva dall’altra parte con Rafia che calcia secco, ma Dalmasso è ancora efficace e spettacolare in tuffo. L’intervallo spezza una tensione più che palbabile.
Rivoluzione a inizio ripresa: Zeman torna in campo con Lescano per Delle Monache, Kolaj per Merola e D’Aniello tra i pali al posto di Plizzari infortunato. Subito pronto Lescano, dritto verso il fondo per il traversone che Cuppone devia di testa a un metro dalla traversa. Biancazzurri a martello e al 48’, in mischia su corner, Lescano la palleggia e la gira in rete d’esterno, spalle alla porta, tra le braccia di Dalmasso. Lescano che al 56’ ha sulla testa la palla della doppietta ma, dal dischetto e poco marcato, la manda malamente alta. Errore fatale perché 4 minuti più tardi Bjarkason triangola con Ogunseye sul limite, approfitta di un rimpallo sfortunato di Boben e della dormita difensiva e riesce a insaccarla rasoterra. 2-2 tra le proteste biancazzurre per un primo controllo di mano dell’islandese. Il Foggia torna in auge e al 73’ è ancora Bjarkason a sparare dal limite e costringere D’Aniello al salvataggio in tuffo. Il Pescara non riesce più ad attaccare e deve anche fronteggiare le sortite finali dei padroni di casa, arginate comunque senza
Una rimonta sfumata, quella del Pescara, nel suo momento più bello di una partita comunque bella ed emozionante. La squadra di Zeman paga solo il peccato di distrazione nel momento in cui doveva chiudere il match: tutto da rifare, l’accesso alla finale si giocherà tutto giovedì sera all’Adriatico.