O meglio a non riaprire i battenti a settembre vista la procedura di estinzione della Fondazione Val Vibrata College, avviata alla prefettura di Teramo. A lanciare un appello-proposta è un nutrito gruppo di genitori, che hanno figli che frequentano la scuola partitaria di Corropoli, che hanno dato mandato ad un legale (l’avvocato Arnaldo Sperandii) di aprire una sorta di confronto con le istituzioni, utile soprattutto per trovare una via d’uscita. Una proposta, circostanziata, in questa direzione, è stata condensata in una nota che i genitori hanno trasmesso ad una serie di destinatari: il sindaco di Corropoli, agli altri due cosi della Fondazione (Banca del Piceno ed Euroscuola), al sottosegretario alla giunta regionale Umberto D’Annuntiis, al prefetto Angelo Di Prisco, al presidente del tribunale Carlo Calvaresi e al presidente della Provincia di Teramo.
I genitori, attraverso il legale, chiedono a tutti i destinatari della missiva, di poter avere un incontro e illustrare una serie di aspetti. “Interpellati la quasi totalità dei genitori”, si legge nella lettera, “ il corpo docente e il personale Ata, ciascuno per le proprie competenze, sarebbero tutti d’accordo a dare aiuto alla scuola. Anche autotassandosi o rinunciando a parte degli emolumenti e di continuare a prestare servizio nella scuola”. Rispetto a quelle erano le preoccupazioni affiorate negli ultimi anni, ora c’è la Spada di Damocle della procedura di estinzione della Fondazione, che dovrebbe concludersi nella prima decade di agosto. Nella lettera si ricordano dei passaggi: dalla gestione degli ultimi due anni del Cda e dell’aiuto fornito dal Comune di Corropoli e dagli Istituti Leonardo (“aspetto che ha consentito negli ultimi due anni di chiudere il bilancio in pareggio”) e degli studenti (alcuni fuori sede), che vivono situazioni di assoluta incertezza. Da chi è in attesa di iniziare il ciclo di studi, ed altri che invece sono in procinto di chiuderli con il quinto anno.
La richiesta. “Alla luce di tutta una serie di considerazioni espresse”, si legge ancora, “ si chiede di fissare un incontro, a breve termine, con tutti gli enti interessati e dei membri facenti parte della fondazione, poiché i genitori degli alunni, il personale docente, vorrebbero che la scuola restasse a Corropoli, essendoci anche la disponibilità a ricevere la parità scolastica costituendo una cooperativa e poiché sarebbe una grossa sconfitta per tutti vedere la scuola chiusa definitivamente”.