Emergenze Mediterranee: appuntamento a Controguerra

bukusicControguerra. Un modello di integrazione multiculturale. Una terra dove chiese, sinagoghe e moschee convivevano. Sino allo scoppio della guerra che portò al disgregamento della Jugoslavia. Una pagina archiviata fin troppo in fretta nella nostra memoria e non ancora risolta. L’odio alimentato dalla guerra ha rotto l’unità tra serbi, croati e bosniacchi (i bosniaci musulmani) in una terra alla ricerca della sua nuova identità.

 

Un cammino che Enisa Bukvi? (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) ripercorrerà per la rassegna “Emergenze Mediterranee” sabato 13 aprile alle ore 18.00 presso l’Enoteca Comunale di Controguerra con il reading tratto dal suo libro Il nostro viaggio. Identità multiculturale in Bosnia Erzegovina. Interverranno anche Maria Rita Leto (Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara) e Antonella Ciaccia (voce narrante). L’ingresso è libero.

Nelle pagine del libro lo scoppio della guerra, gli atroci stupri di massa, i profughi in fuga, le missioni in Bosnia e il tentativo di rinascita di un Paese. Un doppio viaggio sospeso tra la vita dell’autrice che oggi si definisce “bosniaca perciò multiculturale” e il dissolvimento della Jugoslavia.

Enisa Bukvic è nata a Bijelo Polje (ex Jugoslavia). Dal 1998 lavora per l’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni). Si è occupata a lungo della diaspora bosniaca nel mondo. Ha pubblicato Il nostro viaggio. Identità multiculturale in Bosnia Erzegovina (Infinito edizioni, 2008), Naš Put (Infinito edizioni, 2011), Io, noi, le altre (Infinito edizioni, 2012) e il racconto Mirsada in Linguamadre duemilladodici (Editore Seb 27, 2012).

Maria Rita Leto è professore associato di Lingua e Letteratura serba e croata presso l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. È direttore del corso di Perfezionamento in Mediazione con l’Area Adriatico-Balcanico-Danubiana attivato nel 2011 presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne di Pescara.

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