Un nuovo studio in proposito ha portato all’emergere di nuove conseguenze dannose legate all’utilizzo dello smartphone a letto. Che cosa succede per chi lo fa.
Usare sempre lo smartphone a letto di notte, ogni volta che si va sotto alle coperte, è una consuetudine che ha finito con il diffondersi sempre di più, negli ultimi vent’anni all’incirca. Man mano che i nostri telefonini sono diventati più hi-tech e ci hanno sbloccato la possibilità di sentire musica e podcast, di leggere contenuti di qualsiasi tipo, di guardare persino film e serie tv e di chattare con gli altri, il loro utilizzo è diventato sempre più imprescindibile. Al punto tale che ce lo portiamo a letto.

Questa abitudine di portare lo smartphone a letto per fa male, e per diversi motivi. A fare da ostacolo alla salute finiscono con il concorrere diversi fattori che emergono dall’impiego dei nostri dispositivi una volta che mettiamo la testa sul cuscino, anziché pensare a dormire ed a riposare come il nostro organismo avrebbe bisogno. Tanti sono gli esperti in ambito medico che hanno affrontato la questione dell’impiego di smartphone a letto, di notte. Ed ogni volta emergono conseguenze note o persino nuove riguardo alla insalubrità di questa pratica.
Perché non dovremmo usare il cellulare prima di dormire?
L’uso dello smartphone di notte, al buio, arreca disturbi alla vista da non sottovalutare. Gli schermi diventano ancora più luminosi col buio della camera da letto e mettono sotto sforzo la vista. La luce blu, in contesti simili, può risultare dannosa. Almeno in questo ambito sarebbe bene fare ricorso alla più bassa luminosità possibile ed alla modalità notte, che attenua i colori. Ma comunque non è un qualcosa di positivo per la salute.

Oltre alla vista, anche la mente subisce delle ripercussioni negative. Come specificato in una ricerca compiuta di recente e pubblicata sulla rivista “Frontiers in Psychiatry”, la luminosità ed anche l’audio vanno a sollecitare la mente, favorendo il sorgere di disturbi del sonno. La cosa avviene già in giovanissima età, con i bambini che assumono questa abitudine che molte volte non viene ostacolata come dovrebbe dai genitori. Così si viene a creare anche una dipendenza digitale che è assolutamente nociva.
Anzi, in molti casi sono i genitori stessi a favorire la cosa, dando subito lo smartphone ai loro figli in qualsiasi contesto, per tenerli buoni. Quante volte vi è capitato di vedere bambini nel passeggino con il collo reclinato in basso e lo sguardo imbambolato su uno schermo? Stessa cosa quando si tratta di farli mangiare. Questi sono atteggiamenti imperdonabili per un genitore.
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Cosa succede se usi il telefono prima di andare a letto?
Per quanto riguarda la ricerca sopra citata, compiuta da studiosi in Norvegia, un loro esperimento ha osservato il comportamento di 45.200 persone di età compresa tra i 18 ed i 28 anni. Tutti loro hanno descritto che uso facevano di smartphone e tablet a letto e per quanto tempo, nei casi in cui effettivamente avessero questa abitudine. E se avvertivano deconcentrazione e sonnolenza di giorno.

Ne è venuto fuori che chi utilizzava lo smartphone un’ora prima di dormire faceva salire del 59% la spiacevole eventualità di andare incontro all’insonnia. E riduceva di 24 minuti la durata del sonno. Tutte cose che hanno confermato come fissare uno schermo al buio a letto, a prescindere dall’uso didattico o per diletto, influisca in negativo sulla qualità del sonno.
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Gli studiosi norvegesi hanno quindi consigliato di posare lo smartphone almeno mezzora prima di andare a letto e di riprenderlo solamente al mattino dopo. In questo modo il cervello dovrebbe essere portato ad imboccare prima e senza interruzioni la via del sonno.





