Altroconsumo ha sentenziato: ecco i migliori e i peggiori marchi di tonno in scatola della classifica. Conoscerli è fondamentale per la propria salute.
Nel mondo in cui attualmente viviamo, l’alimentazione è notevolmente cambiata rispetto ad appena cinquant’anni fa. Se in un passato non troppo remoto si prediligeva il consumo di alimenti prettamente freschi, acquistati dalla bottega di fiducia e lo scatolame era visto come ‘avanguardia‘, ad oggi quelli confezionati non solo sono all’ordine del giorno ma sono rientrati assolutamente nel regime alimentare quotidiano. Vuoi perché il tenore di vita è cambiato, sia lavorativamente che socialmente parlando, vuoi perché le grandi industrie hanno migliorato l’intera catena di produttività.
Pertanto non è assolutamente scontato trovare sughi pronti, legumi cotti in scatola, ma anche riso già cotto, dolci confezionati espressi, impasti pronti per torte e focacce, così come pesci già puliti, spinati e confezionati. Ne è un chiaro esempio il tonno in scatola, fedele amico degli studenti fuori sede o di chi cerca un pasto ricco e al contempo semplicissimo.
Altroconsumo, storica organizzazione di consumatori volta all’analisi dei prodotti che comunemente consumiamo, di volta in volta si dedica ai vari test sui più disparati alimenti che acquistiamo e stavolta si è voluta soffermare proprio sul tonno in scatola. Abbiamo la classifica dei migliori e dei peggiori da poter acquistare al supermercato, eccola al dettaglio.
Sia chiaro, la classifica non è volta a demonizzare un marchio rispetto a un altro, tuttavia è indubbio il risultato dei vari test, che per forza di cose hanno decretato una lista dei migliori tonni in scatola, così come di quelli definiti peggiori. Ogni marchio ha subìto in ogni scatola analizzata diversi parametri, riguardo alla pesca, ai livelli di mercurio e istamina presenti nel pesce e ciò che ne è risultato è chiaramente interessante.
Prima ancora di osservare con occhio vigile la classifica, ricordiamoci che un buon tonno in scatola deve presentare sull’etichetta della confezione la filiera, il luogo di pesca, di produzione e soprattutto se si tratta di allevamenti sicuri. In secondo luogo, aprendo la scatoletta, la carne del tonno deve apparire soda, compatta sì ma non sfaldata. Dobbiamo poter notare i singoli anelli che compongono la struttura muscolare e il colore deve presentarsi né acceso, né al contrario opaco e grigiastro. Consideriamo un color cipria delicato.
Ma, senza indugiare oltre, quali sono i migliori tonni? Altroconsumo si è occupata di stilare una classifica sia su quello in vetro che in lattina(ricordiamoci che al livello nutrizionale non vi è differenza se non al livello commerciale un aspetto più ‘curato‘ nel confezionamento), i risultati sono i seguenti.
Con i punteggi più bassi troviamo l’As Do Mar trancio intero(59), il Mare Blu meno olio (55), il Nixe Lidl(55).
Anche in questo caso abbiamo tra i punteggi più bassi tonno Zarotti(60) e il Mare Blu vero sapore in extravergine(60).