Notifica urgente di richiamo alimentare per il Panettone Vergani, con una sua tipologia tra le diverse prodotte che ha presentato una incongruità tale da interessare il buono stato di salute dei consumatori.
Il Panettone Vergani, in base ad un recentissimo test sulla qualità, ha ottenuto il non trascurabile titolo di migliore prodotto del genere nell’ambito dei panettoni di fattura industriale.
La scelta di un panettone confezionato tra i tanti in vendita nei supermercati e nei discount ha premiato proprio il Panettone Vergani classico. Purtroppo però una variante specifica dello stesso è finita con il diventare oggetto di un richiamo alimentare.
A darne comunicazione è il Ministero della Salute, dopo che lo stesso ha emanato una notifica di richiamo alimentare. Sul sito web dell’Ente è presente la circolare che presenta tutte le informazioni del caso.
Il Panettone Vergani in questa sua variante vede il richiamo alimentare di un singolo lotto. Cosa per la quale è elencata nei minimi particolari anche la problematica che ha portato le autorità competenti a dovere procedere con questo provvedimento di urgenza. Ne va della salute delle persone.
Il panettone di Vergani sottoposto a richiamo alimentare è il Panettone classico senza glutine 100 g. Prodotto da Vergani s.r.l., vede come sede dello stabilimento via Lavoratori Autobianchi 1/15 a Desio, località lombarda ubicata in provincia di Monza e Brianza.
Ciascuna unita segnalata ha un peso di 100 grammi. Il lotto indicato del Panettone Vergani è il numero 196597. E la data di scadenza o termine minimo di conservazione coincide con la data del 21/05/2025. Scadenza classica per questo tipo di prodotti, che di solito si consiglia di consumare entro sei mesi dall’acquisto.
Il motivo del richiamo alimentare diffuso dal Ministero della Salute risiede nella “Possibile presenza in etichetta del claim errato SENZA LATTOSIO”, come si legge nella notifica. Ma questo prodotto contiene invece del lattosio, nonostante sia dichiarato come gluten free.
Per chiunque sia intollerante a tale allergene si consiglia quindi di non consumare il prodotto del lotto indicato. Tutti gli altri lotti sono invece a norma e non presentano problemi. Per quanto concerne la merce indicata, la stessa va riconsegnata – se si è intolleranti al lattosio – al punto vendita d’origine per il rimborso. Cosa che si può fare anche senza avere lo scontrino.
L’intolleranza al lattosio è una condizione in cui l’organismo non riesce a digerire correttamente il lattosio, uno zucchero presente nel latte e nei suoi derivati. Questo avviene a causa della carenza di lattasi, l’enzima necessario per scomporre il lattosio in glucosio e galattosio.
Le persone intolleranti possono sperimentare sintomi come gonfiore, crampi addominali, diarrea e nausea dopo aver consumato prodotti lattiero-caseari. Per gestire questa condizione, è spesso consigliato evitare alimenti contenenti lattosio oppure optare per prodotti senza lattosio, che sono stati trattati per rimuovere questo zucchero. È fondamentale consultare un medico o un dietista per un’adeguata diagnosi e gestione.