Siamo ormai al termine della bella stagione e l’influenza stagionale torna a farsi sentire. Quest’anno sarà peggio degli ultimi.
Quali sono i sintomi e quando inizierà ad agire? Andiamo a scoprirlo più da vicino, fornendovi anche qualche consiglio per evitare di contagiarvi. Il 2020 ha segnato una sorta di anno zero per i malesseri di stagione, condizionati dalla paura di una nuova Pandemia come per il Coronavirus. Oggi l’allarme sembra rientrato, questo non vuol dire però che non si debba fare attenzione. Soprattutto i soggetti a rischio, bambini, anziani e persone con patologie pregresse, devono stare particolarmente attenti.
Le previsioni per questo autunno sono infatti molto preoccupanti con indicazioni legate a una delle peggiori influenze degli ultimi anni. Questo deve farci accendere un campanello d’allarme per cercare di evitare di ammalarsi e se capita per informarsi su come proteggerci e superare il problema.
Sebbene non sia giusto nemmeno creare eccessivi allarmismi, diventa fondamentale cercare di rispettare tutte le regole che ci permettono di stare al sicuro o di vivere questa difficoltà con la maggiore tranquillità possibile. Oggi vogliamo darvi più indicazioni possibili per conoscere questo nemico che verrà a breve a bussare alle nostre porte e dal quale dovremmo farci trovare preparati per evitare ogni pericolo.
In questi giorni si è iniziato a parlare di allarme vero e proprio per l’influenza stagionale. Quest’anno si dovrebbe presentare come un mix di virus respiratori e in una forma molto più aggressiva rispetto agli ultimi anni.
A spiegare tutto nel dettaglio ci ha pensato il virologo, di fama nazionale, Fabrizio Pregliasco che ha rilasciato una lunga intervista a Today.it. Questi ha voluto specificare: “Prevediamo una stagione molto più impegnativa della scorsa con 150mila casi a settimana da affrontare”.
Tutto parte da oltre oceano come spiega il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi: “In Australia c’è stata la seconda stagione più pesante degli ultimi dieci anni più pesante di quella dello scorso anno, a causa della variante virale A/H3N2. Prevediamo che tutto questo si verifichi anche nel nostro emisfero. L’anno scorso avevamo registrato 14.5 milioni di casi, quest’anno potrebbero essere di più”.
L’inizio dell’ondata si verificherà quando il freddo intenso si stabilizzerà e i sintomi saranno sempre gli stessi degli altri anni e cioè: febbre oltre i 38°, dolori muscolari-articolari, naso chiuso e che cola. Lo specialista sottolinea: “Se c’è questa sintomatologia possiamo dire che stiamo subendo la vera influenza. Se i sintomi sono più tenui invece si tratta di altre forme virali”.