Il Trapianto di Capelli contro l’alopecia

Sono sempre più le persone con problemi di calvizie e di alopecia che ricorrono al trapianto di capelli. Questo perchè negli ultimi anni ci sono stati evidenti progressi tecnici e miglioramenti che hanno permesso di ottenere risultati soddisfacenti nella maggior parte dei casi.

Per quasi tutte le patologie del capello, ed in particolare per l’alopecia areata, la tecnica dell’autotrapianto FUE è una delle migliori soluzioni con risultati permanenti.

In un trapianto capelli, l’obiettivo principale da raggiungere è quello di ricreare un’attaccatura naturale ed una corretta densità del capello, senza che si evidenzino cicatrici o altri segni di un possibile intervento.

Nel campo del trapianto di capelli si distingue tra due tecniche, la FUT e la FUE. Esiste anche una terza tecnica, la HSD, che però spesso è considerata come una variante della FUE più che una tecnica differente. La principale differenza tra queste è la modalità con la quale vengono estratte le unità follicolari.

La FUT (Follicolar Unit Transplantation) consiste nel prelievo di una striscia di pelle del cuoio capelluto detta STRIP che viene poi suturata. La Strip può lasciare una piccolissima cicatrice solitamente ben mascherata sotto i capelli (anche molto corti). Questa cicatrice a volte viene riutilizzata per prelievi di ulteriori interventi rimanendo solitamente sottile nella stessa misura.

Il metodo di estrazione è uno dei fattori più importanti e decisivi in ogni trapianto di capelli. Non solo è importantissimo poter estrarre il maggior numero di unità follicolari possibile ma anche garantire la qualità dei follicoli estratti, in quanto questa svolge un ruolo decisivo nel determinare se i nuovi innesti saranno in grado di attecchire.

Con la tecnica FUT si possono avere elevatissime percentuali di attecchimento di capelli trapiantati non paragonabili a quelle della FUE che sono nettamente più basse.

La Fut richiede però grossa esperienza, con medici, ambienti e strutture non alla portata di tutti i chirurghi.

La tecnica FUE (Follicolar Unit Extraction) invece veniva utilizzata già 25 anni fa da alcuni chirurghi tedeschi, italiani e francesi quale evoluzione della tecnica punch (quella a ciuffetti di bambola) ma fu presto abbandonata. Negli ultimi anni questa tecnica è stata però ripescata dagli specialisti.

La FUE consiste nel prelievo delle unità follicolari nell’area donatrice con bisturi circolari molto più piccoli ma simili a quelli usati per la tecnica a ciuffetti di bambola.

Non sempre però l’unità follicolare nel prelievo può essere “centrata” oppure come altrettanto spesso succede può essere danneggiata (transezione) o si possono danneggiare le unità follicolari contigue a quelle del prelievo. Per questo motivo le percentuali di ricrescita dei capelli sono significativamente più basse rispetto alla FUT.

Esiste poi una variante del Fue chiamata HSD(Hair Surgery Division). La differenza sostanziale tra i due metodi è che nel caso del trapianto Hsd il prelievo dei bulbi viene effettuato con uno strumento microchirurgico meccanico chiamato Trillix. Le dimensioni delle microincisioni circolari sono talmente ridotte che non dovrebbero lasciare segni.
La HSD non procede con la escissione della zona donatrice ma impianta singole unità follicolari ottenendo risultati naturali.

 

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