Sciopero operai industria alimentare: chi aderisce in Abruzzo

Venerdì 9 ottobre si effettueranno le prime ore di sciopero delle lavoratrici e lavoratori del comparto industria alimentare.

Lo sciopero d 4 ore è stato proclamato dalle Segreterie Unitarie Nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil per le aziende che non hanno comunicato l’adesione al CCNL sottoscritto il 31 luglio 2020.

L’accordo raggiunto rappresenta l’unico contratto possibile per gli oltre 400 mila addetti del settore. Il contratto nazionale riveste un’importanza strategica e contiene, oltre ad un incremento retribuivo   che a regime è pari a 119 euro sui minimi contrattuali, diversi punti qualificanti sotto l’aspetto normativo quali: l’ampliamento dei congedi parentali, il congedo per le donne vittime di violenza, il recepimento del patto per la fabbrica su partecipazione e coinvolgimento dei lavoratori,  l’aumento dell’esenzione al lavoro notturno per le lavortrici madri, l’eleminazione del criterio di proporzionalità per i part-time orrizontali nel calcolo del periodo di comporto, il rafforzamento del ruolo di valutazioane delle RSU nell’esame dei programmi formativi, la clausola di applicazione per le aziende di appalto di contratti del settore merceologico firmati dalle oreganizzazioni maggiormente rappresentative, il miglioramento dell’utilizzo del lavoro agile con possibilità di disconnessione precisazioni in materia di salute e sucurezza, l’obbligo di garantire l’accesso a tutte le lavoratrici ed i lavoraotri alla formazione, n aumento dei contributi aziendali al sistema di welfare.

In Abruzzo e Molise la maggior parte delle aziende di settore hanno aderito al contratto nazionale: la De Cecco, Barilla, Industrie Rolli Alimentari, Gelco, Sperlari NewLat, Gruppo Barry-Callebaut, Lavazza, La Molisana.

Non hanno aderito ad esempio Gran Guizza, Coca Cola, Richetti, Lazzaroni, Salpa,  Refresco. 

“La mancata sottoscrizione del Contratto da parte di Federalimentare è puramente stumentale e ingiustificata che penalizza in modo inaccettabile le lavoratrici e lavoratori che non hanno mai smesso di produrre, in un periodo estremamente complicato, difficile e che, con enormi sacrifici, hanno  garantito gli approvvigionamenti alimentari alle famiglie – fanno sapere i sindacati –  E’ inaccettabile ed inspiegabile. Il settore agroalimentare ha trainato l’economia nazionale, ha una parte importante anche nell’economia di Abruzzo e Molise. Allo stesso tempo riteniamo che le aziende  che hanno condiviso l’applicazione dell’accordo, rappresentino un’avanguardia verso un nuovo modello contrattuale che mette al centro il lavoro e i lavortori, permettendo così di garantire l’universalità dei diritti nei siti produttivi. Le lavoratrici e lavoratori dell’industria alimentare sono essenziali. Tutti hanno diritto al rinnovo del contratto”.

 

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