Decreto Sviluppo: in Abruzzo premi volumetrici anche agli edifici su carta

delvecchioPescara. Premi volumetrici per edifici non realizzati: la Regione Abruzzo recepisce il Decreto sviluppo ma allarga le premialità anche ai progetti ancora sulla carta. L’allarme di Del Vecchio (Pd): “Urbanistica a rotoli, standard ambientali compromessi”.

Il Decreto sviluppo può risultare, agli occhi dei costruttori edili, uno dei piatti più ricchi degli ultimi anni, grazie alle premialità volumetriche che concede la legge 70 del 2011. Ancor di più in Abruzzo, stando a quanto riferito dal dirigente del servizio Affari giuridici della Regione in una nota inviata al difensore civico del Comune di Pescara. Un chiarimento scritto sulle modalità di recepimento regionale della norma nazionale sulla “razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente” attraverso la concessione di misure premiali.

La clamorosa precisazione che l’ufficio giuridico sottolinea si riferisce alla legge regionale 49 del 2012, quella che per l’appunto recepisce il decreto Sviluppo, e quanto al presupposto dell’ “esistenza” dell’edificio cui il legislatore fa esplicito richiamo, ribadisce che “ la condizione legittimante che rileva ai fini dell’applicazione della legge regionale – si legge – non sia correlata esclusivamente alla dimensione fisico/materiale, ma anche a quella meramente giuridica”.

“Superato” sarebbe quanto scritto all’articolo 2 della legge 49, e a considerarlo tale sono i successivi articoli 3 e 4. Ma al di là della stravaganza burocratica, ciò che sdegna maggiormente i più legati alla tutela delle aree verdi è il prodotto dello stravolgimento normativo. “Da domani tutte le istanze progettuali”, afferma il vice capogruppo Pd pescarese Enzo Del Vecchio “ che al Comune di Pescara ammontano a diverse centinaia, che hanno avuto il provvedimento approvativo prima dell’entrata in vigore della legge regionale 49/2012, potranno beneficiare immediatamente del premio volumetrico del 20%, salvo quelli ulteriori del 30% che eventualmente potrà acconsentire il Consiglio comunale, mandando a rotoli l’intera programmazione urbanistica comunale in termini di standard e compromettendo, così, la qualità ambientale e sociale minima imposta dalla legge nazionale e dallo stesso piano regolatore del Comune di Pescara.

Con questi nuovi scenari il consiglio comunale si riunirà oggi pomeriggio e, molto prevedibilmente, , non mancheranno gli elementi per un confronto quanto mai acceso sulla discussa legge regionale .

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