Regione Abruzzo: consulenti, questi sconosciuti

palazzo_silone“Oltre ad essere il presidente di Regione meno apprezzato d’Italia dai suoi elettori (fonte Sole 24ore), Gianni Chiodi è anche il meno trasparente d’Italia. E se il primo è un giudizio soggettivo della maggioranza dei cittadini abruzzesi, il secondo è un riscontro oggettivo, pubblicato sul sito del Governo”.

Carlo Costantini, capogruppo Idv in Regione, commenta così i dati pubblicati dal Ministero della Funzione Pubblica, secondo i quali l’Abruzzo risulta essere una delle due regioni d’Italia (l’altra è la Sardegna) a non aver reso pubblici gli elenchi dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza.

“Un obbligo che non nasce dalla particolare generosità di chi, invece, informa i cittadini” commenta Costantini “ma costituisce la doverosa applicazione di una legge dello Stato (244/07) che impone a Chiodi di far sapere ai cittadini che pagano le tasse quali collaboratori o consulenti nomina, perchè li nomina e quanto li paga. Un esempio concreto? Tanto per restare nell’attualità, quello del suo socio di studio, Carmine Tancredi. Pur sapendo tutti che ha ricevuto plurimi incarichi da Chiodi, ai cittadini abruzzesi non è consentito sapere nel dettaglio di cosa è stato chiamato ad occuparsi, perchè proprio lui e non altri, cosa ha prodotto con la sua consulenza e se e quanto è stato pagato. E questo avviene nonostante si tratti di obblighi le cui violazioni sono pesantemente sanzionate, considerato che i contratti diventano efficaci solo nel momento in cui vengono resi pubblici e che, in caso di omessa pubblicazione, il dirigente o il funzionario di turno che paga il compenso del consulente o del collaboratore esterno è chiamato a rimettercelo di tasca propria, a titolo di responsabilità erariale. Certo, prima o poi qualcuno sarà chiamato a risponderne, anche dalla Corte dei Conti. Ma a Chiodi, evidentemente, in questo momento interessa altro”.

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