Sanità Abruzzo, Febbo: ‘Spesa farmaceutica alle stelle’

Pescara. “Mentre si continua a chiudere interi reparti ospedalieri, convertire i presidi di Pronto soccorso e sopprimere le postazioni di Guardie mediche a tutto a svantaggio dei territori interni e montani, con la conseguente congestione di quelli funzionanti, abbiamo l’esplosione della spesa farmaceutica che nessuno tiene più sotto controllo arrivando a cifre ormai insostenibile e imbarazzanti”.

E’ quanto ha dichiarato il Consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo.

“Mettendo a confronto i dati – ha spiegato Febbo – dal 2013 al 2016, vediamo che la spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera è aumentata addirittura del +320%.

Infatti leggendo le cifre fornite dagli uffici regionali del Servizio sanitario è del tutto evidente come nel 2013 lo scostamento tra la spesa farmaceutica programmata (tetti) e la spesa rendicontata era di 23.479.551 euro mentre nel 2016 la regione Abruzzo è arrivata a superare il limite di spesa pari a 73.452.675 euro, cioè il 320%.

Praticamente abbiamo quasi quadruplicato i costi inerenti alla spesa farmaceutica complessiva passata da circa 380 milioni a oltre 435 milioni”.

“Il dato – ha sottolineato Febbo – è composto da due fattori: la spesa legata ai consumi ospedalieri (ovvero i medicinali che ad esempio vengono somministrati ai pazienti ricoverati), pari a circa 130 milioni di euro (da 97) e alla distribuzione diretta (cioè i farmaci che le persone sottoposte a determinate cure ritirano nelle farmacie private e/o ospedaliere), che raggiunge quota 304 milioni di euro (da 278).

E’ del tutto evidente,che entrambe le spese, rispetto al 2013, abbiano raggiunto limiti non più sopportabili dai bilanci di Asl e Regione, se si tiene conto che negli ospedali ormai è richiesto il medicinale a carico del paziente.Risulta palese che il mancato monitoraggio e la conseguente riduzione della spesa sono il frutto della mancata attuazione dell’accordo faticosamente raggiunto precedentemente con i medici di famiglia che sono gli attori principali di questa strategia”.

“Così come, cosa ancor più grave – ha concluso Mauro Febbo – è la mancata attuazione del Decreto 9/2016 che prevede la distribuzione “in nome e per conto” che da la possibilità di acquistare il farmaco al prezzo migliore e quindi spendere il meno possibile.

Insomma ci troviamo di fronte alla solita politica degli annunci e degli spot che non realizza nulla, anzi cancella il lavoro e i risultati ottenuti questa volta toccando un settore, quello della Sanità e dei medicinali, che incidono pesantemente sui bilanci dei cittadini e della stessa Regione.

Inutile ricordare che anche la centrale unica di acquisto stiamo ancora a ritardo. Chiaramente su tutta la problematica coinvolgerò prima la Commissione Vigilanza e poi l’intero Consiglio regionale”.

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