Abruzzo Engineering, Gerardis replica a Febbo che ribatte: ‘Ancora immutati miei dubbi’

Pescara. Alle dichiarazioni del Presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo rilasciate ieri relativamente alla situazione societaria e gestionale della società in house Abruzzo Engineering, ha voluto replicare la direttrice generale della Regione Abruzzo, Cristina Gerardis,

la quale fa notare al consigliere regionale che lo stesso “dimostra di non avere una aggiornata conoscenza dello stato dell’arte, quando afferma che quanto da me e dal direttore del Consiglio regionale, Paolo Costanzi relazionato in Commissione di Vigilanza lo scorso 15 giungo, sarebbe rimasto senza concreto seguito”.

“In realtà, la Giunta Regionale martedì 28 giugno ha approvato con delibera il modello di contratto di servizio tra la Regione e la società in house”.

“La prossima settimana è stata convocata l’assemblea ed in quella sede verrà perfezionata anche la firma del contratto da parte di tutti i soggetti interessati”.

In ordine alla liquidazione delle retribuzioni al personale AE, la direttrice regionale averte che sono state corrisposte le spettanze di aprile e regolarizzati tutti gli adempimenti previdenziali relativi ai mesi di aprile e maggio: “con riguardo alle restanti retribuzioni di maggio e giugno”, prosegue, “la sottoscrizione del contratto consentirà nella prossima settimana di corrisponderle integralmente, anche tenendo conto che dopo l’approvazione del contratto di servizio sarà possibile l’emissione delle fatture alla Regione, che già dispone in cassa delle risorse finanziarie erogate per le attività della ricostruzione”.

Gerardis esprime, poi, soddisfazione per l’evidente corrispondenza di intenti del Consigliere Febbo con le iniziative della maggioranza in ordine alla patrimonializzazione della società: “il disegno di legge è già stato predisposto, sottoscritto e depositato in Consiglio: ora è compito dell’assemblea regionale trasformalo quanto prima in legge e le dichiarazioni del Presidente della commissione consiliare mi portano a pensare che ciò potrà avvenire senza ostacoli nei prossimi giorni”.

“Nessuna inerzia dunque da parte del Governo Regionale”, conclude Cristina Gerardis, “che anzi sta rispettando il cronoprogramma che si è dato con puntualità ed attenzione, pur nella estrema complessità – anche sotto il profilo giuridico – della situazione”.


‘Apprendiamo con piacere che ai dipendenti di Abruzzo Engineering sono stati pagati gli stipendi di aprile ma resta da capire quando saranno saldate le mensilità di maggio e giugno’

E’ quanto dichiara il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo ribattendo alle dichiarazioni del Direttore generale della Regione Abruzzo, Cristina Gerardis.

“E’ strano però – prosegue Febbo – che solo dopo i miei interventi arrivano soluzioni e annunci: anche la dottoressa Gerardis si è adeguata allo stile del Governo Regionale e del suo Presidente. Ma restano immutati i dubbi e le perplessità; infatti devo lamentare l’impossibilità di conoscere i contenuti della Delibera di Giunta approvata il 28 giugno (o il 29?) visto che non è stata ancora pubblicata sul sito della Regione a conferma di un modo del tutto originale e ormai stucchevole, da parte dell’esecutivo regionale, di interpretare e garantire il principio della trasparenza e partecipazione con un’antipatica prassi a “secretare” atti e documenti.

Consultando l’archivio nel portale ufficiale dell’amministrazione regionale è possibile appurare come ci siano solo alcune Delibere, anche del 30 giugno ad esempio, ma ne mancano molte altre delle sedute precedenti. Peraltro la Dgr non risulta neanche messa all’odg e questo solo a conferma del modo becero di agire del Governo Regionale” .

“Ad ogni modo – sottolinea Febbo – appena mi sarà possibile visionare il documento citato dalla Gerardis potrò verificare la corrispondenza delle sue dichiarazioni, ma restano senza risposte altri quesiti: in primis per quanto riguarda la patrimonializzazione, elemento fondamentale per il rilancio di Abruzzo Engineering; la proposta presentata in Consiglio, e quindi già a conoscenza, è stata inspiegabilmente ritirata dalla maggioranza; poi c’è da capire se l’accordo di servizio riguarda tutto il personale o solo parte dello stesso, così come se l’accordo è annuale o termina al 31.12.2016.

Non si hanno certezze sulla chiusura della liquidazione che formalmente scade il 31 agosto 2016 ma negli incontri precedenti era stata data per certa l’anticipazione, come non è affatto chiaro quale sarà il futuro della società in house e dei suoi dipendenti una volta conclusa la fase della Ricostruzione”.

“L’auspicio – conclude Febbo – è che il Direttorio si diversifichi dal Governo Regionale e agli annunci faccia seguire i fatti”.

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