San Giovanni Teatino. “I cittadini del comune di San Giovanni Teatino hanno atteso anni per poter finalmente utilizzare “Le case dell’acqua pubblica” come mezzo di rifornimento per l’acqua, sia liscia che gassata, per le proprie famiglie”.
Così in una nota il consigliere Comunale del M5S, Mario Cutrupi, che aggiunge: “L’iniziativa è sicuramente da elogiare, perché limita fortemente il consumo di plastica e fa in modo che l’acqua pubblica (a pagamento) per il consumo alimentare sia a disposizione del cittadino ventiquattr’ore su ventiquattro. Come ogni cosa, però, per quanto vantaggiosa e funzionale, deve avere la giusta manutenzione e la corretta sorveglianza da parte di chi ha fortemente voluto e creduto in questo progetto, l’amministrazione comunale. Qualunque cittadino, andando a rifornirsi di acqua, può notare la totale assenza di avvisi, comunicazioni o informazioni appesi sulle Case dell’Acqua. Questa mancanza ha messo in allerta molti, perché seppure si vuol dare fiducia all’Amministrazione comunale, i cittadini che vanno ad acquistare l’acqua nella Casa dell’Acqua hanno il diritto di sapere cosa stanno comprando e di conoscere la qualità dell’acqua che finirà sulle loro tavole. Leggendo i documenti relativi a “Le Case dell’Acqua Pubblica”, che il MoVimento 5 Stelle ha ricevuto in risposta ad un accesso agli atti generalizzato, emergerebbero delle mancanze a carico ditta fornitrice, tale Maiba s.r.l., con il tacito assenso del comune. Ricordiamo che per sbagliare non è necessario fare qualcosa di errato, basta infatti non fare qualcosa che avremmo dovuto fare. In questo caso l’Amministrazione comunale aveva il dovere di controllare che tutto venisse svolto secondo contratto e, come andremo a vedere, così non è stato. Nel bando pubblicato dal comune per l’assegnazione del suolo pubblico al fine di installare la Casa dell’Acqua, viene pattuito che il concessionario (Maiba s.r.l.) dovrà effettuare, a propria cura e spesa, presso istituto autorizzato e con frequenza semestrale, le analisi chimico-fisiche e microbiologiche previste dalla normativa vigente per le acque a uso potabile. I risultati delle analisi dovranno poi essere trasmessi in copia al Comune, nonché resi visibili al pubblico mediante affissione degli stessi, su ogni struttura installata, in appositi pannelli. Ad oggi non solo le analisi chimico-fisiche e microbiologiche non sono state affisse dove dovrebbero ma dai documenti risulta che nessuna analisi è stata effettuata. Inoltre nell’offerta della ditta Maiba s.r.l., approvata in una delibera comunale, la suddetta ditta si impegna ad effettuare diversi interventi di manutenzione 52 volte l’anno (una volta a settimana) e la sanificazione completa e la sostituzione del filtro 20 volte l’anno (una volta ogni 18 giorni) oltre alle analisi chimico-fisiche e microbiologiche una volta ogni sei mesi”.
“Ad oggi – conclude Cutrupi – nessun intervento è stato sottoscritto e nella documentazione ufficiale relativa a la casa dell’acqua non vi è traccia che siano stati effettuati. Gli interventi non effettuati si stimano essere all’incirca intorno a 15, oltre alle analisi non pervenute. Con una interrogazione in Consiglio comunale chiederemo all’Amministrazione comunale cosa aspetta a far valere il proprio ruolo di garante e di controllare il corretto funzionamento dell’accordo preso con la Maiba s.r.l.. L’acqua è un bene di tutti e come tale i cittadini hanno il diritto di conoscere la qualità dell’acqua che consumano regolarmente e di sapere che l’impianto da cui ogni giorno la prelevano è sicuro e in regola con le manutenzioni”.