San Giovanni Teatino. “Famiglia al quadrato” è lo slogan della campagna di sensibilizzazione avviata dall’Ambito Sociale “Foro-Alento” al fine di promuovere ed incentivare l’affidamento etero familiare. Il progetto si articola in un ciclo di seminari nei comuni dell’Ambito Distrettuale Sociale n.9 “Val Di Foro”.
Ieri, giovedì 24 maggio 2018, nella sala consiliare del municipio, si è tenuto con l’incontro “.. e io lo faccio!” L’adolescente si autorizza a trasgredire, in collaborazione con il Comune di San Giovanni Teatino e l’Istituto comprensivo “Galileo Galilei”. Hanno aperto i lavori il Sindaco Luciano Marinucci, l’assessore alla politiche sociali Ezio Chiacchiaretta, l’assessore ai servizi scolastici Simona Cinosi e il responsabile dei servizi sociali dottor Massimiliano Spadaccini, per il Comune di Francavilla il vicesindaco Francesca Buttari, il coordinatore tecnico dell’Ambito distrettuale dott.ssa Concetta Mercante ed il mediatore/assistente sociale dottoressa Franca Ferrante. Sull’argomento dell’incontro hanno relazionato: la dottoressa Daniela Angelozzi (psicoterapeuta), la dottoressa Vittoria Colangelo (mediatore familiare e consulente legale ) e la dottoressa Laura Ferrante (psicoterapeuta e referente della comunità educativa “Il Rocchetto” di Ripa Teatina). I coniugi Marco Bulferi e Alessandra Centorami, e la dottoressa Maria Rosaria Di Bernardo hanno raccontato la loro esperienza di affido eterofamiliare.
“L’Affido Familiare è un tema arduo nell’immaginario collettivo, poiché percepito come poco attraente e perseguito quasi esclusivamente da alcune tipologie specifiche di popolazione. – ha dichiarato il Sindaco Marinucci – E’ per questo che l’incontro fatto ieri in Comune su questo tema sociale è stato ancora più importante: non solo per l’emozione che si respirava ma anche per la possibilità di sviscerare insieme diverse tematiche familiari in un momento di confronto molto utile per genitori e operatori del settore”.
Il progetto Famiglia al Quadrato vuole offrire un’alternativa diversa agli istituti, il cui costo, tra l’altro, ricade sui comuni e di conseguenza sulla collettività.
Soggetti idonei a diventare affidatari sono famiglie con figli, coppie anche non sposate, single. I bambini affidati hanno un’età compresa dalla nascita ai 18 anni. Le tipologie di affido possono essere consensuali, giudiziali, residenziale a tempo pieno o part time. L’affidamento eterofamiliare è temporaneo in quanto legato alle esigenze del bambino e della sua famiglia. La sua durata è diversa per ogni bambino e di norma non dovrebbe superare i 2 anni ma può anche prolungarsi a seconda delle problematiche presenti nella famiglia del minore. I principali compiti degli affidatari sono quelli di accogliere il minore nella propria casa, provvedere alla sua cura, al suo mantenimento, alla sua educazione e istruzione assumendo le necessarie attenzioni affettive e materiali, garantire la massima riservatezza sulla storia del minore e della sua famiglia, curare e mantenere i rapporti con la famiglia d’origine agevolando la continuità degli affetti e il rientro nel proprio nucleo d’origine e partecipare agli incontri formazione e di verifica con gli operatori del Servizio Sociale. Gli affidati possono contare su un sostegno sia di competenze, ma anche economico da parte dello Stato. I benefici per gli affidatari vanno dal rimborso spese agli affidatari agli assegni familiari, dalle detrazioni d’imposta alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori affidatari.
L’incontro conclusivo del progetto “Famiglia al Quadrato” si terra nella sala consiliare del Comune di Francavilla al mare venerdì 8 giugno 2018.