Manca sempre meno alle elezioni regionali in Abruzzo e ci sono due candidature a forte rischio dopo i consueti controlli antimafia. Ecco chi sono.
Il conto alla rovescia per le elezioni regionali in Abruzzo è pronto ormai a terminare. Il 10 marzo è previsto il voto e la conseguente elezione del governatore. Ricordiamo che non è previsto il ballottaggio e, quindi, chi prenderà una preferenza in più tra Marsilio e D’Amico diventerà il nuovo presidente.
Una partita che potrebbe giocarsi davvero su migliaia di voti (come successo in Sardegna ndr). Ora, però, lo sguardo è rivolto ai controlli antimafia e ai cosiddetti impresentabili. Stando a quanto riferito da Chiara Colosimo durante una seduta a Palazzo San Macuto, sono due i candidati che potrebbero essere costretti a ritirare la propria corsa. Andiamo a vedere i loro nomi e qual è il motivo che non consentirà di presentarsi.
Sono due i candidati a forte rischio in Abruzzo. I dubbi saranno sciolti nei prossimi giorni e vedremo se alla fine saranno presenti nelle liste il 10 marzo oppure assisteremo ad un passo indietro per due vicende che violano il codice di autoregolamentazione delle candidature.
Entrando nei particolari, i nomi sotto la lente di ingrandimento sono quelli di Simona Fernandez e Vincenzo Serraiocco. La prima, candidata con la lista Avs-Abruzzo Progressista, risulta essere coinvolta in una vicenda che la vede accusa di frode nelle pubbliche forniture. Il secondo, sceso in campo con Nm, deve difendersi da una accusa di concorso in bancarotta fraudolenta. Nei prossimi giorni saranno prese le decisioni sulla loro candidatura.
La questione impresentabili è al centro di un dibattito anche all’interno del governo. Chiara Colosimo, presidente della Commissione antimafia, sta ragionando sulla possibilità di rendere le regole molto più rigide. Una decisione che, stando alle dichiarazioni rilasciate sui quotidiani da altri esponenti della maggioranza, non convince tutti.
Il confronto è comunque in corso e presto saranno prese delle decisioni importanti. Colosimo ha intenzione di inserire il divieto della candidatura anche per coloro che hanno contatti stretti con gli indagati e mafiosi. Vedremo se questa proposta sarà accettata oppure si arriverà ad un compromesso.